AMICI – Una serata, quella finale, incentrata – come era ovvio – soprattutto sulla gara. Oltre che sulla presenza della De Filippi. Per lei qualche incertezza iniziale (le tremava la voce), poi Bonolis è riuscita a metterla a proprio agio. Proprio come due vecchi “amici” (e chissà che Maria non abbia dato una spinta ulteriore al successo di Carta). Alla fine, la “valletta” occasionale di Bonolis se l’è cavata bene. Potrebbe anche fare un pensierino a condurlo da sola, il festival, in futuro. Degna di nota l’esibizione di Annie Lennox, che ha proposto una nuova versione del suo hit principale: “Why”.
LA GARA – La serata si era aperta con lo stacco cinematografico di “Billy Elliot” e il balletto di Caroline Rice e Giuseppe Picone sulle note del “Lago dei cigni” e di “I love Boogie”. Poi, dopo l’esibizione di Arisa (vincitrice tra le Proposte) è partita la gara. Uno dopo l’altro, i dieci artisti rimasti si sono dati il cambio sul palco dell’Ariston. Il televoto ne ha eliminati sette, lasciando Carta, Da Vinci e Povia a contendersi la vittoria finale. Per motivi diversi, erano loro i più adatti a ottenere il gradimento del pubblico: Carta per l’effetto “Amici”, Da Vinci per l’onda lunga di Gigi D’Alessio, Povia per le polemiche sul testo della sua canzone (che se ne parli, bene o male, purché se ne parli). Alla fine, l’ha spuntata il talento lanciato dalla De Filippi. Agli Afterhours, gli “alieni del festival”, è andato il meritato premio della critica “Mia Martini”: la band si è presentata sul palco indossando i simboli dell’orgoglio gay. Tra le Proposte la critica ha premiato invece Arisa, la cantante con gli occhialoni e la faccia da cartoon: la grande rivelazione di questo festival è lei. Senza dubbio.