La storia Oltre 20 mila download in poche settimane. Il successo di «Skateboard» di Taibi
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Giuseppe Taibi |
MILANO — Per tre settimane è stato il programma per l’iPhone più scaricato in assoluto. Tanto che ha ormai superato i 20 mila download, al prezzo unitario di 4 dollari e 99 centesimi. Si chiama GoLearn Skateboarding l’applicazione best seller per i cellulari di casa Apple: un corso tridimensionale per imparare a correre sullo skate board. A idearlo è stato un giovane ingegnere siciliano trapiantato a Boston, Giuseppe Taibi. «Ci hanno chiamato direttamente dalla Apple chiedendoci di vedere le immagini del nostro programma in alta definizione — ha spiegato alla Reuters —. Poi ci siamo ritrovati sulla prima pagina di iTunes accanto alla Nike: noi, una piccola azienda di software bostoniano- californiana, prima in classifica per tre settimane nella categoria sport». Taibi ha alle spalle una laurea in ingegneria all’Università di Palermo, un dottorato con una tesi su intelligenza artificiale e trattamento dei segnali digitali, e periodi di insegnamento alle università di Boston e Harvard. Attualmente è titolare di SmartWorlds, una società di software specializzata nelle applicazioni per l’iPhone.
Ed è proprio la passione per il cellulare Apple che ha acceso la miccia di Taibi. Non solo lo ha acquistato appena uscito nei negozi, ma, quando la casa di Cupertino ha rilasciato il kit per gli sviluppatori di software, lui si è messo subito al lavoro. Ha contattato un imprenditore californiano e insieme hanno messo a punto un’applicazione di personal training per l’iPhone, GoLearn Fitness. «Si tratta di un programma da 30 dollari, con video e database per permettere agli utenti di tenere traccia del miglioramento della propria forma fisica», spiega Taibi. Quel programma, tanto apprezzato da Apple da collocarlo per un periodo in primo piano sulla propria pagina web, ha fatto in un certo senso da apripista a GoLearn Skateboarding (di cui Taibi sta preparando la versione 2.0), che offre immagini video e un database che consente di trovare il più vicino skate park dove andare a divertirsi. Ma adesso Taibi si è già lanciato in un altro campo d’affari. Stavolta niente di «tecnologico ». Si tratta infatti di olio d’oliva. Meglio, dell’olio d’oliva prodotto dai suoi familiari nell’Agrigentino. Non solo Taibi ha cominciato a esportarlo (o, più esattamente, a importarlo) in alcune «boutique del gusto» sulla East coast Usa, ma adesso sta preparando il salto commerciale. Alla Reuters ha infatti confessato che vuole distribuirlo online attraverso il colosso dell’e- commerce Amazon.com.
Giancarlo Radice