La sentenza della corte di new york. La decisione in appello favorevole al team di Ellison contro Alinghi. Il trofeo in gioco con una sfida a due
La battaglia legale per la Coppa America ha, forse, il suo epilogo. La corte di New York chiamata a decidere nella disputa fra il defender Alinghi dello svizzero Bertarelli e il team Bmw Oracle di Larry Ellison, ha dato ragione a quest’ultimo., o meglio al Golden Gate Yacht Club contro la Società Nautica di Ginevra (la Coppa America è infatti una sfida fra circcoli velici). La sentenza ribalta una precedente decisione che a sua volta andava contro il primo verdetto, favorevole a Oracle. A questo punto è molto probabile che, in mancanza di un diverso accordo tra le parti, molto difficile vista la lunga e dura disputa, si andrà a un confronto uno contro uno secondo le prime regole dell’America’s Cup: tre regate in una sfida a due tra defender e un unico sfidante. Il duello sarà effettuato secondo la scelta di Oracle che molto probabilmente sceglierà di farlo con una sfida tra due trimarani di 30 metri, veri e propri giganti del mare. In teoria Oracle potrebbe anche offrire la chance di una Coppa America aoperta a più sfidanti, secondo la formula in vigore daglio anni Ottanta. Ma appare molto improbabile perchè tra l’altro Oracle ha già varato da tempo il suo trimarano ed è molto avanti nei test in acqua.
I MOTIVI – I giudici hanno considerato non valida la posizione degli spagnoli di Desafio come «primo degli sfidanti», basandosi su una interpretazione del Deed of Gift, l’atto di donazione che contiene le regole base dell’America’s Cup. In particolare, i giudici hanno scritto nella sentenza che il club spagnolo ha mancato in un requisito fondamentale, cioè, quello di aver tenuto «una regata annuale» prima di presentare la sfida. Pertanto, secondo i giudici, il defender Alinghi è in torto nell’averli accettati come Challenger of record, proprio perché mancanti di questo requisito fondamentale. Proprio gli sfidanti «non riconosciuti» dalla corte, gli spagnoli del Club N utico Español de Vela, sono i primi areplicare con un comunicato: «Riceviamo la notizia con disappunto. La Corte ha confermato il Golden Gate Yacht Club come Challenger of Record a nostro detrimento. Adesso aspettiamo la conferma delle dichiarazioni fatte da Bmw Oracle che indicano la possibilità di un’America’s Cup convenzionale con la partecipazione di diversi team, dopo aver raggiunto un accordo con l’attuale defender Alinghi». In sostanza gli spagnoli caldeggiano un evento multichallenger, cercando di spingere gli statunitensi a non optare per una sfida a due su multiscafi.
ONORATO: «VIVA L’OK CORRAL» – Chi invece non vorrebbe compromessi e non vede l’ora di assistere a un duello senza precedenti è Vincenzo Onorato, patron di Mascalzone Latino, esulta. «Sono felice per la vittoria di Oracle. Desidero ricordare – dice in una nota – che il signor Bertarelli è stato quello che ha escluso Russell Coutts dall’ultima edizione di Coppa America: la più grande regata del mondo senza il più grande velista di tutti i tempi! Se ne vada a quel paese Alinghi e tutti quei team di furbi professionisti che l’hanno sostenuto ipocritamente fino ad ora. La regata torna in acqua, come hanno scritto e sancito i giudici della Corte Suprema di New York. Vivremo il super match del terzo millennio tra i due trima-mostri di Oracle e Alinghi in una sfida all’Ok Corral».
RISVOLTI D’EPOCA – Il ritorno alle origini della Coppa America, ovvero all’atto di donazione del trofei, comporta anche singolari e curiosi risvolti. Per esempio: le barche della sfida devono essere realizzate e assemblate nel Paese del defender e dello sfidante. Il che significa che, se si vuole rispettare le norme d’epoca, i due trimarani giganti devono arrivare nella sede del confronto ( la scelta tocca al defender Alinghi e probabilmente sarà Valencia) già assemblati. In altre parole bisognerà trasportare questi giganti da 30 metri per trenta. Con quali mezzi si farà? In che modo Alinghi trasporterà il suo «mostro» in costruzione sul lago di Ginevra fino a Valencia? Con elicotteri? Con un dirigibile?
Una serie di immagini del trimarano di Bmw Oracle varato per la sfida di Coppa America contro Alinghi con i primi test ad Anacortes, dove è stato messo in acqua, e a San Diego, dove il team sta effettuando i test. Lungo e largo 27,5 metri, ha un albero di 50 metri. Può raggiungere i 30 nodi di velocità. Immagini dal sito di Bmw Oracle Team