Lite Bonino-Ghedini. Santoro: Berlusconi non telefoni in diretta. La puntata di Annozero (Complotto) dedicata al caso Silvio-Veronica. Con vignetta finale di Vauro
ROMA – «Tutto quello che vedrete non è spiato dal buco della serratura. Dico subito che non accetterò telefonate durante la trasmissione. Ovviamente il premier potrà venire in studio quando vuole». Michele Santoro sceglie di disinnescare subito la mina più esplosiva, una chiamata in diretta di Silvio Berlusconi. Ma la puntata di Annozero «Complotto», dedicata al caso Veronica-Silvio, non scorre serenamente e andrà avanti per oltre due ore con litigi e battibecchi tra gli ospiti, tra i quali Emma Bonino e l’avvocato-deputato del premier Niccolò Ghedini.
Comincia Marco Travaglio, che smentisce il presunto complotto della sinistra, «troppo sfigata per pensare di mettere Veronica contro Berlusconi». Non c’entrano neanche «le gazzette di sinistra», continua Travaglio, che cita gli articoli di Giornale e Libero. Inizio d’effetto, al quale seguono altri colpi di scena, come le parole di Veronica Lario lette e sceneggiate da una Monica Guerritore livida, struccata, con le occhiaie, ripresa in chiaro scuro. L’immagine della donna sofferente idealmente contrapposta ai corpi freschi e giovani delle veline. Ad animare il dibattito ci pensa Ghedini. Prima contesta Travaglio poi ribalta sul Pd l’accusa di candidare fanciulle inesperte, tra le quali cita Marianna Madia e Pina Picierno (che però è in politica da anni). Poi aggiunge: «Berlusconi vincerà sempre contro questa sinistra snob. Le veline sono ragazze che lavorano: mica c’è bisogno di essere laureati per dare un contributo al Paese».
Segue battibecco con la Bonino. Che — con tanto di stella gialla contro «il sessantennio partitocratico» — attacca: «Berlusconi ha un problema. Si rivolge al mondo femminile in modo ossessivo, unidirezionale, con riferimenti sessuali, doppi e tripli sensi». Ghedini: «Ma va, il mondo femminile apprezza». Bonino: «Non vogliamo un premier che fa cucù alla Merkel. Che dice che la Thatcher da giovane era una gran gnocca. Non è necessario essere stoccafissi ma neanche giullari». Ghedini: «Lei è una parruccona, voi siete i giullari della politica. Berlusconi ha un successo straordinario».
Ma Annozero è anche inchiesta. Sandro Ruotolo parla con Conchita Sannino, la cronista di Repubblica che ha riferito della festa incriminata; legge l’intervista a Noemi fatta da Angelo Agrippa del Corriere del Mezzogiorno. Parla al telefono con Elio, padre di Noemi: «È vero che domenica ha chiamato Berlusconi per sponsorizzare Martusciello?». Risposta: «Questa è una bella domanda». Noemi dice che è andato a trovarlo più volte: «Sono cose private, che sia vero o non sia vero». Ed ecco Noemi, orecchini viola e occhialoni, braccata per strada. Non vuole più parlare di «papi»: «Non ho fatto niente di male, non ho niente da nascondere, cammino a testa alta». Ghedini si arrabbia, contesta il «brutto giornalismo» e parla di Veronica: «Una bellissima persona, intelligente, colta. Con lei c’è stato uno straordinario equivoco: le sue parole amare sono dovute a informazioni false».
Barbara Palombelli difende la privacy del premier e polemizza con Concita De Gregorio. Candida Morvillo, direttore di Novella 2000, considera Berlusconi «un bellissimo uomo con un approccio un po’ antico». La Bonino cita Veronica: «Quando muore la politica, tempi bui si apprestano». Chiude Vauro che attacca la «missione di pace» in Afghanistan e la Lega. Ma non si esime dal caso Veronica. E disegna un decreto d’urgenza del governo: «Depenalizzato l’uxoricidio».
Alessandro Trocino