Iran. La giornalista irano-americana è accusata di spionaggio. «Pena ridotta a due anni»
TEHERAN – La giornalista americana di origine iraniana, Roxana Saberi, è stata rilasciata. Lo hanno confermato fonti giudiziarie iraniane e anche la tv araba “al-Jazeera”. Il tribunale locale ha infatti ridotto la pena inflittale in primo grado per spionaggio da otto anni a due anni con la condizionale, permettendone quindi l’immediata liberazione. La riduzione della pena da parte del giudice d’appello sarebbe stata motivata dalla considerazione che gli Stati Uniti vengono considerati un paese «non ostile».
LE ACCUSE – Accusata di spionaggio per conto degli Stati Uniti, la reporter era stata condannata in primo grado a otto anni di reclusione. Tornata in Iran sei anni fa, Roxana Saberi, che possiede la doppia nazionalità iraniana e americana, uno statuto che Teheran non riconosce, è stata arrestata nel gennaio scorso, dopo che era scaduto il suo accredito stampa. Gli Stati Uniti respingono le accuse nei confronti della giornalista e hanno chiesto più volte la sua liberazione.