Bonanni: finalmente finirà «l’isteria da scalone» che va avanti da anni. Crolla nei primi 5 mesi del 2009 l’erogazione delle pensioni d’anzianità: -67% rispetto al 2008
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Il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua con (a destra) il ministro dell’Economia Giulio Tremonti (Graffiti press) |
ROMA – La campagna dell’Inps di controllo della correttezza delle pensioni di invalidità sta avendo successo e l’Istituto ha già revocato 6-7.000 assegni indebitamente erogati. Lo ha annunciato il presidente dell’Istituto Antonio Mastrapasqua a margine del seminario di studio dei dirigenti Inps su «Competenze e innovazione a servizio del Paesè sottolineando che circa il 12-13% dei trattamenti controllati vanno ritirati. La campagna che prevede entro fine anno 200.000 verifiche potrebbe portare alla revoca di 20.000 pensioni nel complesso.
PENSIONI DI ANZIANITA’ – L’Inps stima inoltre un «calo consistente» delle pensioni di anzianità nell’intero 2009 e ipotizza che le tendenza al ribasso si mantenga anche nel 2010. Mastrapasqua ricordando che il calo registrato nei primi cinque mesi dell’anno (-67% rispetto allo stesso periodo del 2008) è «effetto delle nuove norme» sul pensionamento di anzianità ma anche frutto di un atteggiamento diverso nei confronti del lavoro essendo questo tipo di uscita dall’attività esclusivamente volontaria. Mastrapasqua ha sottolineato come mentre nei primi cinque mesi del 2008 il dato sulle pensioni di anzianità aveva sforato le previsioni (132.343 contro le 80.620 previste) quest’anno le pensioni liquidate sono state meno delle attese (43.247 contro le 44.600 previste). Il presidente Inps si è detto convinto che anche i risultati di bilancio saranno in linea con le previsioni.
BONANNI – Il drastico crollo delle richieste di pensioni di anzianità è un fatto «naturale» e che pone fine a quella «isteria da scalone» che va avanti da anni, commenta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale il dato dell’Inps «segue la logica che noi abbiamo sempre sostenuto: se si è realisti e si pensa al futuro è naturale che chi ha libertà di restare lo fa». Parlando a margine della festa della Cisl, Bonanni ha sostenuto che «dare la libertà di restare a lavoro permette di accumulare più anni e quindi innalzare il reddito da pensione».