La visita è la prima di un pontefice da quando il frate di pietralcina è diventato santo. Omelia del Papa a San Giovanni Rotondo davanti a oltre 50mila fedeli
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Papa Benedetto XVI (Ansa) |
SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA) – E’ stata la prima visita di un Pontefice dopo la proclamazione a Santo di padre Pio. Benedetto XVI ha pregato oggi sulle spoglie di Padre Pio. Il Pontefice è arrivato infatti a San Giovanni Rotondo per una breve visita pastorale di un giorno.
PREGHIERA – Il Papa ha raggiunto il santuario di Santa Maria delle Grazie e ha ricevuto il saluto di benvenuto da parte del Sindaco di San Giovanni Rotondo, Gennaro Giuliani e di monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio, arcivescovo eletto di Lecce e amministratore apostolico di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Nel santuario, il Papa è stato accolto da Fra Mauro Johri, Ministro Generale dell’Ordine francescano dei Frati minori cappuccini. Il Papa è salito al primo piano del Convento per una breve visita della cella di Padre Pio. Quindi è sceso nella cripta del Santuario per venerare le spoglie mortali di San Pio. Nella cripta il Papa ha pregato per qualche minuto anche dinanzi a un reliquiario che contiene i resti del cuore di Padre Pio. Il reliquiario contiene tutti i «frammenti» del muscolo cardiaco del frate delle stimmate trovati tra i resti del corpo quando la sera del 2 marzo 2008, alle 23.19 e dopo l’insediamento di un Tribunale istituito per l’occasione dall’arcivescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo, mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, otto frati aprirono la triplice bara di metallo, legno e zinco contenente le spoglie del santo.
MESSA – Successivamente il Papa ha celebrato la messa davanti ad una grande folla di circa 50mila persone. In prima fila sul sagrato sedevano il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto e il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola.
«Come è stato per Gesù, la vera lotta, il combattimento radicale Padre Pio ha dovuto sostenerli non contro nemici terreni, bensì contro lo spirito del male. Le più grandi tempeste che lo minacciavano erano gli assalti del diavolo, dai quali egli si difese con l’armatura di Dio con lo scudo della fede e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio». Benedetto XVI lo ha ricordato nell’omelia della messa celebrata sul piazzale del nuovo Santuario progettato da Renzo Piano. «Rimanendo unito a Gesù – ha spiegato il Pontefice – egli ha avuto sempre di mira la profondità del dramma umano, e per questo si è offerto e ha offerto le sue tante sofferenze, ed ha saputo spendersi per la cura ed il sollievo dei malati, segno privilegiato della misericordia di Dio, del suo Regno che viene, anzi, che è già nel mondo, della vittoria dell’amore e della vita sul peccato e sulla morte». «Guidare le anime e alleviare la sofferenza: così si può riassumere la missione di san Pio da Pietrelcina», ha poi aggiunto il Papa citando Paolo VI, per il quale il cappuccino con le stimmate «era un uomo di preghiera e di sofferenza». «Padre Pio – ha scandito Ratzinger – conservò i propri doni naturali, e anche il proprio temperamento, ma offrì ogni cosa a Dio, che ha potuto servirsene liberamente per prolungare l’opera di Cristo: annunciare il Vangelo, rimettere i peccati e guarire i malati nel corpo e nello spirito».