Aperta un’inchiesta dalla procura di lucca. Berlusconi: «Sconvolgente». Treno merci deraglia e provoca una tragedia a Viareggio: 12 vittime, 4 dispersi, mille evacuati
VIAREGGIO – Un treno merci carico di gpl deraglia e causa un’esplosione nei pressi della stazione di Viareggio. Il bilancio è tragico: 12 morti, 4 dispersi e una cinquantina di feriti, di cui 36 gravi o gravissimi. È successo intorno alla mezzanotte di ieri. La deflagrazione ha investito le case vicine, provocando il crollo di alcune palazzine. A causare l’incidente, sostiene una nota di Ferrovie, sarebbe stato il cedimento di un carrello di uno dei primi carri cisterna. Tra le vittime ci sono due bambini, i cui corpi sono stati già recuperati, alcune persone che si trovavano a passare nelle strada che costeggia la ferrovia e alcuni abitanti di due palazzine crollate. Danni sono visibili anche su altri edifici limitrofi. Mille persone sono state evacuate dalle loro case.
SI SCAVA – Il bilancio è ancora provvisorio e si teme che fra i resti delle due palazzine distrutte dall’esplosione del gas e dal successivo incendio ci possano essere altre vittime: per questo si continua a scavare tra le macerie. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dopo un sopralluogo ha chiarito che al momento i dispersi sono 4 o 5 (e non 30 come riferito in precedenza da altre fonti). Bertolaso ha anche affermato che i morti accertati sono 12, mentre fonti dei vigili del fuoco avevano riferito di 15 vittime. Altre fonti affermano che i morti carbonizzati che si trovano nell’obitorio dell’ospedale di Viareggio sono 13, due dei quali sono arrivati nell’ultima ora. Nel frattempo due persone sono state estratte vive dalle macerie: si tratta di marito e moglie. Contemporaneamente proseguono le operazioni per la messa in sicurezza delle altre cisterne del treno che ancora sono piene di Gpl. Solo una ha infatti avuto la perdita di gas che ha causato il disastro. Le altre tredici che componevano il convoglio sono sui binari della linea ferroviaria La Spezia-Pisa, proprio poche centinaia di metri oltre la stazione di Viareggio, e i tecnici dei vigili del fuoco dovranno provvedere a svuotarne il contenuto e trasportarlo altrove senza pericoli. Una operazione che si preannuncia lunga e complessa, ma che non dovrebbe comportare particolari rischi. La circolazione dei treni subisce cancellazioni e ritardi.
L’OSPEDALE – Da ore è in corso un pellegrinaggio ininterrotto di amici, parenti e conoscenti al pronto soccorso dell’Ospedale Versilia, dove si è concentrata l’emergenza sanitaria. Nella sala d’aspetto del pronto soccorso si avvicendano viareggini, ma anche stranieri alla ricerca di notizie di congiunti e conoscenti. Tra i feriti ci sono due bambini. Uno è grave ed è ricoverato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze con ustioni in gran parte del corpo. L’altro al Bambin Gesù di Roma. I feriti, tra cui molti ustionati, sono stati distribuiti tra gli ospedali di Pisa, Massa Carrara, Firenze, Milano, Parma, Roma e Genova.
EVACUATI – Le persone evacuate dalle loro abitazioni in seguito all’esplosione sono un migliaio. Lo ha detto il sindaco, Luca Lunardini, spiegando che 200 di queste sono state accolte in un centro di prima assistenza allestito nel municipio. «Nella piazza davanti al Comune – ha spiegato il sindaco – sono state installate cinque tende da campo che ospitano un centinaio di persone. Altrettante hanno passato la notte all’interno del municipio». Il sindaco ha spiegato che gli edifici crollati sono due mentre «altri 4 o 5 sono stati interessati dallo scoppio anche se non sono interamente crollati. Le altre persone sono state evacuate per una questione di sicurezza. Cercheremo di trovare accordi con gli albergatori in Versilia per ospitarle».
Due pupazzetti di peluche trovati in un’abitazione crollata nei pressi della stazione ferroviaria di Viareggio (Ansa) |
INCHIESTA – Sull’incidente la procura di Lucca ha aperto un’inchiesta. Tre le ipotesi di reato: disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Parlando con i giornalisti, il questore Maurizio Manzo e il prefetto Carmelo Aronica hanno spiegato che i magistrati stanno acquisendo le varie relazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine.
BERLUSCONI – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato costantemente informato del disastro ferroviario dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, e dal responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Il premier è atteso a Viareggio nel pomeriggio: «Sarò sul luogo dell’incidente per prendere la situazione in mano. – ha dichiarato – Ho parlato fino ad adesso con Bertolaso, è una situazione grave, anzi sconvolgente per come si è appalesata». A Viareggio è invece già arrivato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, mentre il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha nominato una Commissione di inchiesta.
NAPOLITANO – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «profondamente colpito dal catastrofico incidente», in una telefonata al sindaco ha espresso i suoi sentimenti di «partecipazione al dolore delle tante famiglie colpite e di vicinanza all’intera cittadinanza». Ne dà notizia il Quirinale.
Epifani: «nelle ferrovie c’è un uso di materiali troppo vecchi». Moretti: «Ha ceduto un asse, i macchinisti non hanno fatto errori». I sindacati: «Sottovalutati i precedenti». Denuncia dei delegati RSU/RLS: «Incidente tipico»
VIAREGGIO – Il cedimento di un asse di uno dei primi vagoni-cisterna del convoglio 50325 Trecate-Gricignano: sarebbe stato questo a causare l’esplosione nella stazione di Viareggio. Una nota delle Ferrovie spiega che dopo il guasto «il carro sarebbe deragliato trascinando altri 4 carri. Lo svio avrebbe provocato la fuoriuscita del gas Gpl contenuto nella cisterna che si sarebbe incendiato al di fuori di questa. Non ci sarebbe stata dunque l’esplosione del primo carro cisterna come precedentemente reso noto a causa delle prime indicazioni. Il controllo effettuato sui carri dai tecnici della verifica in partenza da Trecate non aveva evidenziato alcuna anomalia».
MORETTI – «Dalle prime evidenze i macchinisti non hanno fatto errori». Lo ha detto l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, nel corso della conferenza stampa con il sottosegretario Guido Bertolaso a Viareggio. L’Ad delle ferrovie ha inoltre confermato che «sempre dalle prime evidenze c’è stato un cedimento strutturale nel primo carro: si è spezzato l’asse». Moretti ha poi sottolineato che questi vagoni appartenenti a società internazionali ( i 14 carri del convoglio hanno immatricolazione delle ferrovie polacche e tedesche, e il primo carro appartiene ad una società viennese), rispondono a norme di trasporto dell’Unione europea e dell’Onu e ha aggiunto che proprio i controlli sull’asse fanno parte di «quelle revisioni che sono obbligatorie per le società». «Dal controllo delle scadenze apposte sui vagoni, ha poi concluso l’Ad delle Ferrovie, sembra che la revisione sia stata effettuata regolarmente». Il treno era partito da Trecate in provincia di Novara e doveva arrivare a Caserta, non era prevista alcuna sosta a Viareggio. Il treno è arrivato alla stazione di Viareggio a una velocità di 90 chilometri orari in un tratto in cui è consentita la velocità massima di 100 chilometri. I due macchinisti che sono riusciti ad abbandonare il treno, sono ricoverati in ospedale.
DITTA CON SEDE A VIENNA – La cisterna da cui è fuoriuscito il gas apparteneva alla società internazionale Gatx con sede europea a Vienna. A provocare il deragliamento sarebbe stato il primo carro merci, quello subito dietro la locomotiva, immatricolato dalle ferrovie polacche ma di proprietà, appunto, della Gatx. Il vagone, come detto in precedenza, avrebbe subito un cedimento strutturale: si sarebbe rotto un’asse. Ed è proprio la società con sede a Vienna, sottolineano fonti qualificate, che deve assicurare la revisione di tutti gli elementi strutturali.
LA DENUNCIA – Ma intanto arriva la denuncia dei delegati RSU/RLS dell’Assemblea Nazionale dei Ferrovieri, organismo trasversale composto da lavoratori e iscritti a tutte le sigle sindacali: «La rottura di un asse di un carrello del vagone merci è un incidente tipico che non è stato mai tenuto nella giusta considerazione nonostante l’elevatissimo rischio connesso. Esso si è ripetuto innumerevoli volte, sempre fortunatamente con conseguenze meno gravi, da ultimo nei giorni scorsi sempre in Toscana, a Pisa S. Rossore ed a Prato». «Il fatto che i carri possano essere di proprietà delle singole aziende produttrici delle merci trasportate e non del gruppo FS – prosegue la nota – non può essere utilizzato come giustificazione, anzi, questa circostanza pone drammatici interrogativi sulle modalità di controllo e di verifica adottate per l’ammissione a circolare sulla rete. Esprimiamo il nostro profondo dolore per le tante vittime innocenti di questa tragedia e il ringraziamento ai soccorritori». «Facciamo appello a tutte le autorità istituzionali affinché non ignorino le segnalazioni di pericolo che come ferrovieri portiamo a conoscenza dell’opinione pubblica poiché il trasporto ferroviario è un servizio complesso in cui anche il più piccolo incidente o guasto, può determinare immani tragedie e come tale va analizzato e preso, sempre, nella massima considerazione – conclude la nota – Rinnoviamo la più ferma critica al gruppo dirigente delle Ferrovie che ha dirottato risorse e tecnologia sul servizio ‘luccicante’ dell’alta velocità lasciando che il resto del servizio ferroviario, in particolare merci e pendolari, deperisse sia in termini di qualità che di sicurezza».
EPIFANI – Sull’incidente è intervenuto anche il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: «È una tragedia enorme. I primi riscontri darebbero ragione ai tanti allarmi lanciati in questi mesi dai sindacati su cui l’azienda aveva reagito tagliando perchè nelle ferrovie c’è un uso di materiali troppo vecchio, ma aspettiamo di capire bene le cause».
LA SITUAZIONE DEL TRASPORTO FERROVIARIO. Circolazione treni, ritardi e cancellazioni. Bus sostitutivi e collegamenti alternativi adottati dalle Fs dopo l’incidente alla stazione di Viareggio
VIAREGGIO – Per il drammatico incidente di Viareggio continua a essere interrotta la linea tra Pisa e La Spezia per i treni a lunga percorrenza, mentre per i treni regionali l’interruzione riguarda il tratto tra Pisa e Forte dei Marmi. Si sta invece normalizzando, fanno sapere da Fs, la situazione sulla linea tradizionale Milano-Bologna, dove si erano verificati ritardi in seguito all’investimento di una persona tra Modena e Reggio Emilia. «La circolazione ferroviaria sulla Direttrice Tirrenica è interrotta tra le stazioni di Pisa e Forte dei Marmi. Il Gruppo Fs ha subito adottato provvedimenti di circolazione alternativi per i treni interessati. I convogli della Direttrice Torino-Genova-Roma potranno subire ritardi, deviazioni di percorso e possibili cancellazioni». Lo rende noto Ferrovie dello Stato in una nota.
VARIAZIONI – In dettaglio, spiegano dalle Ferrovie, i treni regionali provenienti da sud vengono attestati a Pisa, quelli da nord a Forte dei Marmi e quelli da est a Lucca. Tra le tre città è stato istituito un servizio di autobus sostitutivi che dovrebbero continuare a garantire la mobilità locale. Per quanto riguarda i treni a lunga percorrenza, invece, i problemi riguardano la direttrice Torino-Genova-La Spezia-Pisa-Grosseto-Roma e il tratto interrotto è quello tra La Spezia e Pisa, un tratto di circa 100 km. Buona parte dei treni vengono deviati sulla Firenze-Bologna e da Pisa per raggiungere Torino i treni passeranno da Firenze, Bologna, Piacenza e Alessandria. I convogli provenienti da nord vengono attestati a La Spezia, quelli provenienti da sud a Pisa. Tra le due stazioni le Fs hanno attivato i bus sostitutivi che dovrebbero consentire ai viaggiatori di proseguire il viaggio in treno una volta arrivati nelle stazioni oltre il tratto bloccato. Per le informazioni sulla viabilità Fs ha attivato il numero verde 800892021, mentre sul sito web delle Ferrovie la sezione Fs News pubblica costantemente gli aggiornamenti sulla situazione.
I CONVOGLI – Al momento sono tre i treni diretti nella giornata da Milano a Livorno e che, a causa del disastro di Viareggio, verranno fermati a La Spezia e a Forte dei Marmi per essere sostituiti da pullman. Secondo quanto riferiscono le Ferrovie, il regionale delle 17.05, via Fidenza-Aulla, si fermerà a Forte dei Marmi. Invece i due intercity delle ore 16.00 e 18.00, via Genova, termineranno la corsa a La Spezia. I viaggiatori proseguiranno in pullman. Grande confusione nella stazione della Spezia, da dove partono gli autobus sostitutivi dei treni nel tratto della linea tirrenica fino a Pisa interrotto per il disastro di Viareggio. I viaggiatori protestano per la mancanza di informazioni sugli orari di partenza dei pullman. I disagi non sono solo per quelli diretti verso sud, ma anche per i passeggeri dei convogli a lunga percorrenza in partenza verso nord, molti dei quali sono stati soppressi per il mancato arrivo di materiale rotabile dalla Toscana. Secondo un portavoce di Trenitalia, la circolazione dei treni regionali in Liguria è comunque regolare, mentre i convogli a lunga percorrenza vengono deviati: in particolare quelli tra Torino e Roma (che normalmente passano da Genova) vengono fatti transitare nella pianura padana sino a Bologna e da qui a Firenze sino a raggiungere Pisa e riprendere la tirrenica. L’Eurostar 9305 Genova-Roma delle 6 di stamani (il più frequentato dai viaggiatori diretti nella capitale) è stato soppresso.
INCHIESTA – Sull’incidente la procura di Lucca ha aperto un’inchiesta. Tre le ipotesi di reato: disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Parlando con i giornalisti, il questore Maurizio Manzo e il prefetto Carmelo Aronica hanno spiegato che i magistrati stanno acquisendo le varie relazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. A Viareggio e in tutti gli altri comuni della Versilia sono stati stabiliti due giorni di lutto cittadino. L’incidente, secondo il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, sembra sia stato causato da «un cedimento strutturale» e ora si stanno effettuando delle verifiche se sia stato «doloso e se siano stati fatti i controlli».
BERLUSCONI – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, costantemente informato del disastro per tutta la mattinata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, e dal responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è arrivato nel pomeriggio a Viareggio e ha effettuato un sopralluogo alla stazione. Il premier si è soffermato con i vigili del fuoco chiedendo spiegazioni sul tipo di intervento che si sta realizzando ed è passato davanti alle abitazioni che sono crollate e dove si cercano ancora alcuni dispersi. Al suo arrivo nella zona dell’incidente in Largo Risorgimento Berlusconi è stato contestato da un piccolo gruppo di cittadini. Dopo momenti di tensione tra chi protestava e alcuni gruppi di sostenitori del premier, il presidente del Consiglio è stato applaudito. Poi diretto al Municipio. La visita è durata circa 15 muniti. «Il governo già nel prossimo Consiglio dei ministri decreterà lo stato di emergenza e stanzierà i soldi necessari per la ricostruzione delle case distrutte, che sarà nostra al cento per cento» ha successivamente spiegato il premier durante una conferenza stampa al comune di Viareggio.
MARONI E MATTEOLI – In Toscana è arrivato anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. «Se scopriremo che le norme per la sicurezza nel trasporto dei materiali pericolosi non sono adeguate – ha affermato il responsabile del Viminale – le cambieremo. Anche in Europa». Dal canto suo, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha nominato una Commissione di inchiesta. Intanto è stato reso noto che il governo riferirà mercoledì alla Camera sull’accaduto.
NAPOLITANO – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «profondamente colpito dal catastrofico incidente», in una telefonata al sindaco ha espresso i suoi sentimenti di «partecipazione al dolore delle tante famiglie colpite e di vicinanza all’intera cittadinanza».
IL PAPA – Appresa la notizia dell’incidente, anche Benedetto XVI ha espresso «profonda partecipazione» al «dolore che colpisce l’intera città».
RACCOLTA FONDI – È stato aperto immediatamente un conto corrente per aiutare gli sfollati della strage. La raccolta fondi avviata da Comune di Viareggio, Provincia di Lucca, Versilia per il turismo, Fondazione Carnevale e Fondazione Versiliana Festival è stata aperta con un numero di conto Iban: IT65Y0872624800000000104781 aperto presso l’agenzia di Viareggio della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo. La causale da indicare Misericordia pro disastro Viareggio presso la sede della associazione in via Cavallotti a Viareggio.
Una fotografia aerea scattata sulla zona dove è avvenuto l’incidente ferroviario che ha provocato morti e feriti a Viareggio: l’esplosione dopo il deragliamento di un treno merci ha causato il crollo di due palazzine (Cge)