VIAREGGIO – Almeno 10 morti tra cui, sembra, un bimbo trovato carbonizzato, 35 persone gravemente ustionate, alcune nel 90% del corpo, un’altra ventina ferite, 3 bambini e un uomo estratti vivi dalle macerie e due palazzine crollate per una violenta esplosione, una sorta di bomba, di due vagoni di un convoglio merci contenenti gas gpl avvenuta intorno alla mezzanotte vicino alla stazione di Viareggio (Lucca), situata nel centro citta’. In una delle 2 palazzina crollate c’erano 18 persone, nell’altra ancora non si sa. ”Ho sentito un esplosione e sono uscito in strada insieme ad altri volontari – ha detto un volontario della Croce verde di Viareggio la cui sede e’ stata travolta dalle fiamme -. Ci siamo trovati le fiamme di fronte a noi e, purtroppo, un corpo carbonizzato a terra. E’ stata una scena terrificante”. ”Abito vicino al luogo dove c’e’ stato l’incidente: ho visto una scena apocalittica” ha testimoniato invece il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini. I vigili del fuoco sono giunti in forze sul luogo dell’incidente insieme a carabinieri, polizia, guardia di finanza, personale medico del 118 e volontari della protezione civile. I pompieri ancora impegnati a spegnere le fiamme e a raffreddare altri vagoni per evitare che possano esplodere. ”Uno dei vagoni e’ deragliato – ha detto il comandante del corpo nazionale dei vigili del fuoco Antonio Gambardella che dal centro operativo del Viminale sta coordinando le operazioni di soccorso – e si sono susseguite diverse esplosioni”. Quanto alle cause, Gambardella non si e’ sbilanciato, limitandosi a dire che secondo alcune testimonianze sembra che il treno sia entrato in stazione con i freni in fiamme. Dalle Ferrovie dello Stato si e’ appreso che sono 5 i vagoni deragliati mentre, secondo quanto appreso sul posto dall’ANSA dalle forze dell’ordine e dal presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, sarebbe stato il cedimento strutturale dei vagoni a causare il deragliamento. E’ stata esclusa l’ipotesi, invece, di uno scontro tra treni, come paventato in un primo momento dalla prefettura di Lucca. ”La cabina e’ stata invasa dal gas, siamo riusciti a scappare. Siamo vivi per miracolo” hanno raccontato ai soccorritori i macchinisti del treno deragliato. I due, le cui condizioni non sono gravi, hanno raccontato che il convoglio stava procedendo a 90 chilometri orari e che il limite era 100. Il treno deragliato e’ un convoglio merci, composto da 14 vagoni e proveniva da La Spezia in direzione Pisa. Le esplosioni, due o tre in successione. In citta’ c’e’ stato il fuggi fuggi. Molti si sono improvvisati cronisti e con telefonini, macchine fotografiche digitali e mini-videocamere stanno continuando a documentare quanto accade inviando testimonianza a You Tube. Il capo del dipartimento della protezione civile, Guido Bertolaso, e’ in contatto con il prefetto di Lucca, Carmelo Aronica, per coordinare gli interventi.
I video del disastro
Un testimone della tragedia: E’ stata una scena terrificante
“Ho sentito un esplosione e sono uscito in strada insieme ad altri volontari: ci siamo trovati le fiamme di fronte a noi e, purtroppo, un corpo carbonizzato a terra. E’ stata una scena terrificante”. A parlare è un volontario della Croce verde di Viareggio la cui sede è stata travolta dalle fiamme dei due vagoni esplosi
“L’incendio – spiega il testimone – ha danneggiato alcune delle ambulanze parcheggiate nel garage, anch’esso rimasto gravemente danneggiato. Assieme ai miei colleghi ci siamo precipitati in strada per cercare di capire cosa fosse accaduto. E’ stata una scena straziante che non potrò mai più scordare: vedere quel corpo a terra, carbonizzato, che si trovava accanto ad uno scooter. L’unica cosa che abbiamo potuto fare è stato prendere un telo e coprirlo, impotenti per quello che stava accadendo attorno a noi”. “I nostri cellulari hanno cominciato a squillare ininterrottamente – aggiunge il volontario – e con i pochi mezzi che si sono salvati dalle fiamme perché parcheggiati in strada abbiamo effettuato i primi soccorsi a persone ustionate e ferite. Alcuni anziani hanno avuto problemi di respirazione a causa del fumo che ha invaso la zona, in cui si respirava un odore acre. Così abbiamo cominciato a distribuire delle mascherine per proteggere la bocca ed evitare che respirassero il fumo”.