L’episodio è avvenuto a Bosco di Nanto. I familiari: «Crescendo di follia, temeva aggressioni». Giorni fa era andato al comando in stato confusionale
I carabinieri appostati all’esterno dell’abitazione (Ansa) |
VICENZA – Si è asserragliato in casa sparando al’impazzata: un colpo di fucile ha raggiunto alla testa e ucciso un carabiniere, il tenente colonnello Valerio Gildoni. L’uomo che ha sparato è un pensionato di 84 anni, Battista Zanellato, che vive solo in una villetta a due piani a Nanto, nel Vicentino. Si è barricato all’interno dell’abitazione, con porte e finestre chiuse, e ha minacciato di sparare ancora, mentre i carabinieri hanno tentato di aprire un contatto con lui. Ore di angoscia e di paura, finchè nella notte i reparti speciali dei Gis (gruppo di intervento speciale) hanno effettuato un blitz che ha messo fine all’assurda e tragica vicenda senza che fosse versato altro sangue. Il rischio, dopo un assedio durato otto ore, durante le quali in almeno un’altra occasione l’anziano ha fatto ancora fuoco, era reale. L’uomo alla fine è stato arrestato e non ci sono stati altri feriti.
CRESCENDO DI FOLLIA – Davanti alla casa si è schierata una pattuglia dei carabinieri e intanto l’anziano sparava all’impazzata: i militari hanno tentato di ripararsi dietro l’auto di servizio a portiere aperte. Zanellato è descritto dai vicini come una persona tranquilla, sempre sorridente, amante della bicicletta; venerdì mattina qualcuno l’ha visto fare la spesa al supermercato. I familiari hanno però riferito che da giorni è ossessionato dal timore di subire aggressioni. Inoltre qualche giorno era andato di persona dai carabinieri di Barbarano, in stato confusionale, e dal sindaco Luca Cavinato, a chiedere notizia di una pratica edilizia inesistente. Il figlio Daniele negli ultimi tre giorni ha assistito impotente al crescere della follia del padre. Venerdì il medico di famiglia doveva visitarlo, ma l’anziano non ha aperto la porta. Il medico è andato dal figlio, insieme sono tornati davanti alla casa dell’anziano. Poi, preoccupati, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri.
LA MORTE DELLA MOGLIE – Dapprima Daniele Zanellato aveva chiamato il comando di Barbarano. «Prima mi hanno risposto di cercare di entrare in casa di mio padre – ha raccontato -, poi hanno mandato una pattuglia di Vicenza e una di Barbarano». Battista Zanellato è stato un operaio scalpellino, la zona è famosa per le cave di pietre dalle quali si ricava la pregiata pietra di Nanto. La sua depressione era cominciata alcuni anni fa, quando è deceduta sua moglie: uscita a far la spesa, era caduta in un fosso ed era stata trovata morta.
IL CARABINIERE UCCISO – Il tenente colonnello Valerio Gildoni, 42 anni, si era messo al comando degli uomini del reparto operativo per raggiungere Bosco di Nanto perché era giunta notizia che l’anziano era armato di fucile e stava minacciando altre persone. Gildoni era tornato a Vicenza lunedì, dopo aver seguito l’11esimo corso Issmi (Istituto superiore di stato maggiore interforze) presso il Centro alti studi per la difesa di Roma. A Vicenza era stato designato nel 2008, ma dopo una settimana era partito per il corso. L’ufficiale aveva recentemente guidato la compagnia di Roma Montesacro. In precedenza aveva prestato servizio allo stato maggiore della Difesa.
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