I sequestratori chiedevano di parlare con il presidente Calderon. Il velivolo proveniente da Cancun è atterrato a Città del Messico dove è scattato un blitz delle teste di cuoio
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L’arresto dei sequestratori |
CITTA’ DEL MESSICO – E’ finito senza spargimento di sangue il sequestro di un aereo in Messico: liberati gli ostaggi e arrestati i pirati dell’aria. Almeno otto persone, probabilmente tutte di nazionalità boliviana, avevano dirottato un volo di linea con 112 persone a bordo minacciando l’equipaggio sostenendo di avere una bomba e chiedendo di parlare con il presidente messicano, Felipe Calderon. L’aereo, fermo sulla pista dell’aeroporto di Mexico DF, era stato sequestrato dopo il decollo dall’aeroporto di Cancun. I dirottatori, che in un primo momento minacciavano di far esplodere il volo 576, hanno poi lasciato liberi i passeggeri che sono saliti a bordo di un bus dell’aeroporto di Città del Messico. Un blitz delle teste di cuoio ha poi costretto alla resa finale i sequestratori che sono stati arrestati. Nessuno aveva con sè alcun ordigno.
CALDERON ERA ATTESO IN AEROPORTO – I dirottatori non erano comunque riusciti a entrare nella cabina di pilotaggio chiusa a chiave e corazzata. Il presidente Felipe Calderon era atteso nell’hangar presidenziale e si doveva imbarcare su un volo per un viaggio di lavoro. L’aereo, un Boeing 737 di Aeromexico, è rimasto sempre parcheggiato sulla pista 23 dello scalo della capitale ed era stato subito circondato dagli uomini delle forze armate messicane.