L’incidente domenica sera intorno alle 22.30 all’altezza di viale monza, a Milano. Nessun danno alle persone, il treno era vuoto. Forse non rispettato un segnale. Formigoni: «Inchiesta regionale»
MILANO – Verrà riattivato a metà pomeriggio uno dei due binari chiusi perchè interessati dal deragliamento di un treno a poche centinaia di metri dalla stazione, appena prima del cavalcavia di viale Monza, domenica sera alle 22.30. Lo hanno reso noto le Fs. La circolazione dei treni tornerà così in gran parte regolare, dopo che per tutta la mattina diversi treni sono stati limitati alle stazioni di Lambrate e Rogoredo, e quasi tutta la circolazione ha subito ritardi medi dai 20 ai 40 minuti. Intanto, le Fs hanno aperto un’inchiesta amministrativa per accertare la causa e la dinamica dell’incidente che ha visto un treno vuoto, in fase di manovra, uscire dai binari e precipitare giù dalla massicciata nel giardino di uno stabile, senza per fortuna provocare danni alle persone. L’unico a riportare lievi ferite è stato il conducente del treno, che è già stato dimesso dall’ospedale. Una motrice e una carrozza sono precipitate nel retro del caseggiato, altre due sono rimaste rovesciate sui binari. Al momento dell’incidente – hanno riferito le Fs – tutte le apparecchiature di stazione funzionavano regolarmente e l’infrastruttura ferroviaria era in condizioni ottimali. Secondo una prima ricostruzione delle Ferrovie sembrerebbe che nel corso delle operazioni di ricovero sia stato superato un segnale di servizio posizionato a terra «disposto al rosso». Secondo quanto confermato dalla Polfer, l’incidente di ieri è avvenuto perchè il treno «ha imboccato un binario sbagliato per un errore umano su una frenatura».
IL DERAGLIAMENTO – Il deragliamento avvenuto domenica sera avrebbe potuto avere un bilancio ben diverso se il convoglio fosse stato pieno di viaggiatori. Il treno finito fuori dai binari, un passeggeri vuoto, stava percorrendo il tratto ferroviario che porta in deposito. Il secondo treno, che non è stato coinvolto, era in arrivo alla stazione Centrale e si è trovato davanti l’altro convoglio: ma il segnale di sicurezza è scattato e il passeggeri (questo però pieno di viaggiatori), si è fermato a distanza. Il deragliamento, per cause ancora tutte da accertare, è avvenuto intorno alle 22.30, all’altezza di viale Monza, tra i civici 90 e 101, dietro i quali scorre la massicciata sopraelevata. A uscire dai binari, poco prima di un ponte ferroviario, all’incrocio con via Popoli Uniti (dove si trova il palazzo nel cui cortile sono cadute le carrozze) sono state la motrice e cinque vagoni del treno vuoto. Due sole sono finite giù dal terrapieno, con un boato, e si sono accartocciate l’una sull’altra, avvolte da un denso fumo nero. Naturalmente c’è stato molto spavento tra i passeggeri del treno non coinvolto, che hanno immaginato di trovarsi di fronte a un disastro con morti e feriti. Invece, solo il macchinista del treno è stato soccorso per alcune contusioni: oltre a lui, nei vagoni, non c’era nessuno. Nella caduta il locomotore ha sfondato il tetto di un capannone di pupazzi: di giorno, qui, si lavora.
STRAGE EVITATA – Decine le chiamate ricevute da polizia e vigili del fuoco. Alla fine, comunque, il treno non coinvolto è stato trainato in stazione da una motrice diesel, dato che la linea elettrica era interrotta. Anche nel condominio c’è stato il panico: «Eravamo a letto davanti alla tv – ha detto un’inquilina – quando è tremato tutto. Pensavamo al terremoto. Poi ci siamo affacciati e abbiamo visto tutto il cortile riempito di fumo. Quando si è diradato non credevamo ai nostri occhi. C’erano due vagoni davanti alla finestra, uno sull’altro». «Sono anni che chiediamo barriere di sicurezza», denuncia un altro residente, Andrea Croci: «Poteva essere una catastrofe». I vigili annuiscono. Il traffico attorno alla Stazione Centrale si è paralizzato; solo verso mezzanotte sono state ripristinate le linee verso Venezia, mentre erano ancora interrotte quelle dirette a Rogoredo. Tutti i convogli provenienti da Sud sono stati fermati a Rogoredo o a Lambrate. Trenitalia, in tarda serata, ha ipotizzato che il macchinista possa aver «bruciato» un semaforo: «È stato superato un segnale disposto al rosso».
CHIARIRE LA DINAMICA – Per chiarire la dinamica dell’incidente, le ferrovie dello Stato hanno aperto un’inchiesta amministrativa. Il presidente della regione, Roberto Formigoni, ha fatto sapere di aver «ordinato una inchiesta regionale» e di aver convocato, per il pomeriggio, i responsabili della società ferroviaria. «Vogliamo che la società ferroviaria ci spieghi come sia potuto accadere un incidente del genere – ha detto Formigoni -. Voglio che sia fatta piena luce perchè la sua dinamica pare incomprensibile».