COLPO ROCAMBOLESCO A LIONE. Aspetta che i suoi colleghi scendano dal furgone, mette in moto e si volatilizza
Tony Musulin, il portavolari scomparso con 11 milioni di euro (Afp) |
PARIGI – Rocambolesco furto di 11 milioni di euro a Lione, in Francia, dove l’autista di un furgone portavalori si è volatilizzato con il «bottino» che trasportava. Il blindato, invece, è stato ritrovato dalla polizia poche ore dopo ma naturalmente vuoto. L’uomo, 39 anni, principale sospettato del mega furto, è dipendente da una decina d’anni della Loomis, ditta svedese di trasporto di fondi. Ieri mattina era al volante del furgone che doveva effettuare un giro di rifornimento in denaro di diverse banche su Lione. Nel cofano blindato c’erano 49 sacchi di banconote ritirati direttamente dalla Banque de France. L’uomo avrebbe approfittato di una breve sosta, durante la quale i due colleghi si sono allontanati, per sparire con il denaro. Ora è ricercato
LE INDAGINI – Gli inquirenti stanno indagando sulla personalità del dipendente-malfattore, una persona «taciturna», dicono i suoi colleghi, ma che «già da qualche mese si comportava in modo strano». All’inizio era stata avanzata l’ipotesi che l’autista fosse stato preso in ostaggio e costretto a partire sotto minaccia. Poi tutti i sospetti si sono concentrati su di lui quando gli agenti sono sbarcati nel suo appartamento e lo hanno trovato vuoto e ripulito, senza neanche più un solo documento o oggetto personale. Era stato svuotato persino il frigorifero. Secondo i primi elementi dell’indagine, l’autista del furgone portavalori avrebbe approfittato di alcune crepe nella sicurezza del trasporto. Il blindato, infatti, non solo non era scortato dalla polizia, come dovrebbe essere, ma trasportava una somma di denaro (oltre 10 milioni di euro) superiore ai limiti consentiti. Il fatto che l’autista fosse rimasto da solo a bordo non dovrebbe costituire invece un errore di procedura.