Il c.t. ancora polemico. Capitolo Cassano: «Si è chiuso? Io per la verità non l’ho mai aperto»
Marcello Lippi (Reuters) |
CESENA — Altri fischi per il c.t., altri cori per Cassano. Anche questa volta Lippi non ci sta e contrattacca: «Di quello che fa la gente a me non frega niente. Se qualcuno vuol fischiare chi gli ha portato la Coppa del mondo faccia pure. Io proverò a regalargliene un’altra. Però comincia a venirmi il sospetto che chi ci sia qualcuno che va sotto la curva a sobillare i tifosi…». Si è chiuso il capitolo Cassano? «Io per la verità non l’ho mai aperto» taglia corto il c.t., mentre il presidente Abete chiosa: «Su questo argomento ormai stiamo scivolando verso la goliardia…».
Lippi dribbla poi i microfoni sul suo futuro («Di queste cose ne parlo con il presidente») ma sul percorso e sulle scelte che porteranno l’Italia in Sudafrica dà qualche indizio in più: «Le indicazioni che arrivano dalle qualificazioni contano poco, pochissimo. Ho un gruppo variegato e lo devo completare: se qualche giocatore non l’ho potuto prendere in considerazione per diversi motivi, perchè non dovrei farlo se ci sono le condizioni? Quanto al passaporto di Amauri, il c.t. ribadisce che «ci sarà tempo per parlarne». E Pazzini? «Ha detto una cosa giustissima e normalissima: oggi Amauri è brasiliano quando sarà italiano se ne riparlerà». Lippi archivia poi con soddisfazione la vittoria sulla Svezia: «È stata una partita positiva, con attacchi da una parte e dell’altra. E noi, anche se c’erano tanti giocatori nuovi, non abbiamo accusato cambiamenti». Giorgio Chiellini, autore del gol partita, torna sul caso Amauri: «Per ora Pazzini ha ragione. Se poi a marzo Amauri sarà italiano toccherà al mister decidere e noi rispetteremo le sue scelte. Purtroppo può portarne in Sudafrica solo 23: è dura tener fuori qualcuno».
a.b.