L’aereo è atterrato senza problemi. La Casa Bianca: «Tentato atto di terrorismo. Un nigeriano, subito neutralizzato, ha cercato di far esplodere un ordigno: a bordo una fiammata e fumo
L’incubo terrorismo torna negli Stati Uniti nel giorno di Natale. Umar Faruk Abdulmutallab, passeggero nigeriano di un aereo della Northwest Airlines, che copriva la tratta tra Amsterdam e Detroit, nel Nord degli Stati Uniti, ha tentato venerdì sera di far esplodere l’aereo prima dell’atterraggio. L’uomo, studente 23enne in ingegneria a Londra, ha cercato di attivare un ordigno sull’aereo con a bordo 278 persone a bordo. Ma è stato neutralizzato da alcuni passeggeri: il velivolo è riuscito ad atterrare senza intoppi e il sospetto è stato arrestato e sottoposto a interrogatorio dagli inquirenti. L’episodio, dai contorni ancora da decifrare, ha comunque provocato un grande allarme e il presidente Barack Obama ha coordinato dalle Hawaii, dove si trova in vacanza, una riunione sulla sicurezza. La Casa Bianca ha parlato apertamente di un «una tentata azione di terrorismo» e gli Stati Uniti hanno chiesto alle compagnie aeree di tutto il mondo intero di adottare misure di sicurezza supplementari. Perquisizioni a Londra, dove l’attentatore studia. «Siamo in contatto con le autorità americane e perquisizioni sono in corso a Londra», ha precisato un portavoce di Scotland Yard, senza dare precisazioni sugli edifici interessati dai controlli.
LA RICOSTRUZIONE – Il jet, con i colori della Delta ma registrato come Northwest, aveva iniziato la discesa su Detroit quando un uomo di colore, seduto al posto 19 A, ha cercato di attivare un ordigno. C’è stata una piccola fiammata, seguita da fumo. Qualcuno ha gridato «Cosa stai facendo?» all’uomo, che intanto aveva i pantaloni in fiamme. Qualcuno gli ha buttato dell’acqua addosso e subito dopo un passeggero – sembra un olandese – lo ha immobilizzato mentre l’equipaggio ha soffocato il principio di incendio. Per alcune persone sono stati momenti di panico. Chi invece era nel retro del jet non si è quasi accorto di nulla. L’attentatore è stato quindi trasferito in prima classe e legato al posto numero 1, guardato a vista da steward e passeggeri. L’uomo con estese ustioni al bacino e alle gambe è rimasto in silenzio, senza dire nulla.
L’ATTENTATORE – Il nigeriano fermato, un 23enne che studia a Londra, ustionato e trasferito in ospedale, ha detto di essere membro di Al Qaeda, di essersi procurato l’esplosivo nello Yemen e di aver ricevuto ordini su quando utilizzarlo. Stando al suo visto di ingresso – rilasciato il 16 giugno scorso – stava viaggiando dalla Nigeria agli Stati Uniti per partecipare a una cerimonia religiosa. L’Fbi sta indagando sull’episodio. Il sospetto avrebbe detto di essere un membro di Al Qaida, di essersi procurato procurato l’esplosivo nello Yemen e di aver ricevuto ordini su quando utilizzarlo. Dopo l’atterraggio il jet è stato confinato in un’area sicura dell’aeroporto. Fbi e polizia hanno preso in consegna il cittadino nigeriano mentre gli altri passeggeri – con l’eccezione di due rimasti feriti – sono stati trasferiti in sala del terminal e interrogati a lungo. Gli investigatori hanno accertato che Abdulmutallab è partito da Lagos (Nigeria) per Amsterdam e qui si è imbarcato sul volo per Detroit. Nello scalo olandese avrebbe superato i controlli senza suscitare sospetti: è possibile che l’ordigno fosse scomposto in due parti e formato da liquido e polvere sfuggiti ai metal detector. Fonti Usa, inoltre, hanno sostenuto che il nominativo dell’uomo non era nella lista “no-fly” ma era invece indicato in un database Usa come un elemento vicino ad ambienti integralisti. Non è chiaro se questa informazione fosse nota anche alla polizia olandese. Altro interrogativo riguarda il visto americano rilasciato nel giugno di un anno fa: come è stato possibile se il nigeriano era segnalato come pericoloso?
LA SICUREZZA – Il presidente Barack Obama, in vacanza alle Hawaii, è stato subito messo al corrente dell’accaduto dai suoi consiglieri militari, e – ha riferito il portavoce della Casa Bianca – ha «dato istruzioni affinchè vengano prese tutte le misure appropriate per potenziare la sicurezza aerea». Gli Stati Uniti hanno anche chiesto a tutte le compagnie aeree del mondo di rafforzare la sicurezza sui voli. «Le misure di sicurezza rafforzate saranno applicate a tutti i voli nel mondo diretti negli Stati Uniti per un periodo di tempo illimitato», si legge nel comunicato diffuso dall’ente di coordinamento anti-terrorismo dell’Aja.
L’ENAC – Anche l’Enac , l’Ente nazionale di aviazione civile, ha disposto l’intensificazione di tutti i controlli sui voli in partenza dagli aeroporti nazionali con destinazione Usa, aumentando anche i controlli manuali su tutti i passeggeri, così come richiesto anche dal Tsa (Transport security administration), l’autorità statunitense per la sicurezza.