bomba a kandahar: muoiono quattro soldati canadesi e una giornalista. Un kamikaze vestito da militare si è fatto saltare in aria nella provincia di Khost. Raid Nato: vittime civili
Otto agenti Cia sono rimasti uccisi in Afghanistan a seguito di un attacco suicida. L’attentatore si è fatto esplodere all’ingresso di un avamposto (una forward operating base, in pratica proprio un sito che la nuova strategia di Barack Obama vuole chiudere) nella provincia di Khost. Fonti afghane hanno detto che un kamikaze con un giubbotto imbottito di esplosivo è entrato nell’installazione e si è fatto saltare in aria. Tutti i morti erano agenti Cia, ha riferito un portavoce americano. L’attacco alla base americana è stato rivendicato dai talebani. Lo riferisce l’agenzia di stampa Pajhwok. «L’attacco mortale è stato condotto da un valoroso membro dell’esercito quando gli agenti erano occupati a raccogliere informazioni sui mujaheddin», ha affermato il portavoce Zabiullah Mujahid che ha dato il nome del militare, Samiullah. Questo spiegherebbe anche come l’attentatore sia potuto penetrare nella palestra della base superprotetta. Il ministero della Difesa afghano ha però smentito che il kamikaze fosse un ufficiale dell’esercito.
La reporter Michelle Lang sorride con un soldato canadese al Kandahar Airfield in Afghansitan. (AP Photo/The Canadian Press, Colin Perkel) |
KANDAHAR – Nelle stesse ore l’esplosione di una bomba a Kandahar ha provocato la morte di quattro soldati canadesi e di una giornalista al seguito. A darne notizia è stato il ministero della Difesa di Ottawa, secondo cui nella stessa esplosione che ha investito un mezzo blindato a quattro chilometri a sud dalla città nel sud dell’Afghanistan sono rimasti feriti altri quattro militari e un civile. La giornalista canadese rimasta uccisa è Michelle Lang, 34 anni: per conto del «Calgary Herald» era arrivata nel Paese a metà dicembre e avrebbe dovuto fermarsi per sei settimane. Sempre a Kandahar i talebani hanno decapitato sei presunte spie.
RAID NATO – Un bombardamento della Nato nella provincia di Helmand, nel sud dell’Afghanistan, ha invece causato diverse vittime civili. A denunciarlo è un portavoce del governatore provinciale. Il raid aereo era stato ordinato in risposta a un attacco contro una pattuglia dell’Isaf alle porte del capoluogo Lashkar Gah. Non è stato precisato quanti siano i morti e la Nato non ha voluto commentare la notizia.