In ospedale anche alcuni dirigenti. «Sospendete la coppa d’africa». Venti minuti di terrore al confine tra Congo e Angola: il veicolo sotto i colpi di mitragliatrice dei ribelli
LUANDA (Angola) – Colpi di mitra contro il pullman del Togo: la Coppa d’Africa si macchia di sangue. A due giorni dall’inizio del torneo, in programma da domenica in Angola, sull’evento sportivo piomba la notizia di un assalto al pullman di una delle selezioni partecipanti. L’automezzo su cui viaggiava la Nazionale del Togo è diventato il bersaglio dell’azione di un gruppo di ribelli nell’enclave di Kabinda, ricca regione petrolifera nel Nord dell’Angola. Tra notizie frammentarie e ricostruzioni parziali, si delinea un quadro drammatico: un morto, l’autista del veicolo, e 9 feriti tra calciatori, dirigenti e medici della comitiva.
LA RICOSTRUZIONE – L’inferno, alla frontiera tra Angola e Congo, si è scatenato verso le 15.15. Secondo fonti vicine all’organizzazione del torneo, l’azione sarebbe stata compiuta da una banda di ladri. La polizia avrebbe risposto al fuoco dei malviventi, con il pullman al centro della bufera per 20 interminabili minuti. «Io sto bene, ma alcuni giocatori sono conciati male», ha detto l’attaccante Thomas Dossevi all’emittente Radio Monte Carlo fornendo le prime indicazioni sull’accaduto. A riportare danni sarebbero stati, tra gli altri, il portiere Kodjovi Obilalè e il difensore Serge Akakpo. «Avevamo varcato il confine da 5 minuti, siamo stati scortati da mezzi della polizia: uno davanti e uno dietro. Tutto sembrava tranquillo quando si è scatenata una tempesta di proiettili. Siamo stati attaccati come cani, ci siamo dovuti nascondere per 20 minuti sotto i sedili per evitare le pallottole», ha aggiunto il calciatore che milita in Francia con la maglia del Nantes. «La polizia – ha detto ancora – ha risposto al fuoco ma la situazione era impossibile da gestire. E lo è anche ora, sono scioccato. Quando siamo scesi dall’autobus ci siamo chiesti cosa fosse successo e perché fosse capitato a noi. Piangevamo e ringraziavamo Dio».
Serge Akakpo, uno dei giocatori feriti |
GLI SPARI – Dall’Inghilterra, il Manchester City ha fatto sapere che il centravanti Emmanuel Adebayor è «scioccato ma illeso». Nelle stesse condizioni è Moustapha Salifou, centrocampista che milita nella Premier League con la casacca dell’Aston Villa. Alaixys Romao, centrocampista del Grenoble, ha fatto riferimento a 7 feriti ma ha precisato che il gruppo è diviso tra diversi ospedali. La situazione avrebbe potuto essere ancor più drammatica se, come ha raccontato il centrocampista Richmond Forson, i criminali non avessero sbagliato bersaglio all’inizio della loro azione: «Hanno sparato soprattutto contro il bus che era davanti a noi e che trasportava i bagagli». «Pensavano che noi viaggiassimo su quel mezzo. Poi hanno preso di mira il nostro pullman, hanno colpito l’autista e le persone sedute davanti. Il parabrezza è andato in frantumi immediatamente», ha spiegato ancora. Il Togo è inserito nel Girone B, insieme a Costa d’Avorio, Burkina Faso e Ghana e dovrebbe esordire lunedì. Il condizionale è d’obbligo perché la squadra in questo momento non sembra avere alcuna intenzione di pensare al campo e al pallone. «Nessuno vuole giocare – ha detto Romao-. Non siamo in grado di farlo. Prima di tutto pensiamo alla salute di chi è stato ferito, c’era tanto sangue. In queste situazioni bisogna pensare a chi ci è vicino, a chi ci vuole bene. Poteva essere la fine».