La vittima è Massud ali-Mohammadi, professore all’università della capitale iraniana. L’uomo è stato assassinato facendo esplodere una motobomba controllata a distanza
Teheran (Ansa) |
TEHERAN (IRAN) – Insolito delitto in Iran. Una bomba ha ucciso un professore universitario a Teheran. Lo ha reso noto la tv di stato iraniana.
LA VITTIMA – Il docente è Massud Ali-Mohammadi, era un fisico nucleare ed è stato ucciso vicino alla sua abitazione nella capitale da una motobomba controllata a distanza. L’esplosione avrebbe provocato anche due feriti, secondo un portavoce del ministero della Sanità. Il docente è stato vittima di «elementi antirivoluzionari e delle potenze arroganti», afferma l’agenzia filogovernativa Fars. Il professore universitario è stato descritto da Press Tv, tv di stato iraniana in lingua inglese e primo organo di informazione a dare la notizia della sua uccisione, come uno «strenuo sostenitore» della rivoluzione islamica del 1979 che rovesciò il regime dello shah e instaurò il regime degli ayatollah. Un’altra televisione di stato, Irib, ha successivamente accusato «elementi anti-rivoluzionari» dell’omicidio dell’uomo: «Massoud Ali-Mohammadi, rivoluzionario e impegnato professore dell’università di Teheran, è stato ucciso questa mattina, con un atto terroristico, da membri anti-rivoluzionari delle potenze arroganti». L’Iran, solitamente, si riferisce alle potenze occidentali proprio con il termine «arroganza globale».
AUTOPSIA – Il procuratore di Teheran, Abbas Jafari-Dolatabadi ha detto che il corpo della vittima è stato portato all’istituto di Medicina legale per l’autopsia, ma non ha indicato quale pista le indagini stiano seguendo per ora e ha sottolineato che nessun arresto è stato ancora effettuato. Il vice procuratore, Fakhreddin Jafarzadeh, ha precisato che l’esplosione è avvenuta mentre Ali-Mohammadi usciva a bordo della sua auto dal parcheggio di casa sua, a Pol-e-Rumi, vicino al quartiere di Qeitarieh. L’ordigno, ha aggiunto, era stato piazzato su una moto ed è stato probabilmente azionato a distanza.
LE ACCUSE – Le prime rituali accuse del regime contro le potenze occidentali si sono poi trasformate successivamente in qualcosa di più circostanziato a carico di Israele e Usa. Teheran punta il dito contro «agenti sionisti e americani» per l’attentato , si legge sul sito web della tv di stato.