La sentenza della Cassazione. Difetto di motivazione nella condanna per i 4 imputati. Per l’ex sindaco confermati i 2 anni e 11 mesi
I soccorsi alla scuola di S.Giuliano (Fotogramma) |
ROMA – La Cassazione ha confermato le cinque condanne inflitte in appello nel febbraio 2009 sul crollo della scuola elementare di San Giuliano, in provincia di Campobasso, dove il 31 ottobre 2002 a seguito di un terremoto morirono 27 bambini e la loro insegnante. La Cassazione ha però rinviato alla Corte d’appello di Salerno la riduzione delle pene nei confronti di quattro imputati, eccettuato l’ex sindaco di San Giuliano Antonio Borreli per il quale sono stati confermati i due anni e 11 mesi di reclusione. Il rinvio è dovuto a un difetto di motivazione nella condanna degli imputati: Giuseppe La Serra (6 anni e dieci mesi), il progettista, il capo ufficio tecnico del comune Mario Marinaro e i due imprenditori edili Giovanni Martino e Carmine Abiuso, tutti ricevettero 5 anni per omicidio colposo e disastro colposo.
RICORSO – La Cassazione, inoltre, ha respinto anche il ricorso di Palazzo Chigi e del ministero dell’Istruzione che si erano costituiti parte civile per chiedere agli imputati danni per la ricostruzione della scuola. L’accusa aveva chiesto la conferma di tutte le condanne sostenendo che se la scuola fosse stata costruita con i criteri antisismici non ci sarebbero stati 28 morti.
Redazione online