«La sinistra vuole abolire la moneta vietando i pagamenti da 100 euro in su». Il premier fa il pieno in tv: intervista a sei tg, al Gr1 e su Sky. Attacco a sinistra e all’Udc: «Casini schizofrenico»
Silvio Berlusconi e Renata Polverini (Graffiti) |
ROMA – Ultimo giorno di campagna elettorale in vista del voto di domenica e lunedì. Il leader del Pd Pier Luigi Bersani lo trascorre in Piemonte, dove la sfida tra Mercedes Bresso e il leghista Roberto Cota sarà al fotofinish. «Il vento sta cambiando» dice il segretario dei democratici. Silvio Berlusconi fa il pienone in tv nella serata di chiusura della campagna elettorale. Il premier e leader del Pdl ha rilasciato interviste a Studio Aperto, Tg4, Tg1, Tg5 e Tg2 ed anche al Gr1 delle 19. Nel pomeriggio, il Cavaliere è stato anche intervistato per circa un’ora da SkyTg24. Per l’ultimo messaggio agli elettori del centrodestra il premier sceglie il Lazio. «C’è un partito dei magistrati che usa la giustizia a fini di lotta politica. Noi siamo forti e vinceremo lo stesso» spiega al comizio di Renata Polverini. «Il diritto di votare è sacrosanto, ma votare è anche un dovere» ricorda il presidente del Consiglio, precisando che chi sceglie di non andare a votare «non può poi lamentarsi di quello che succede».
«SINISTRA DAI METODI SOVIETICI» – «L’opposizione è lontanissima dall’essere una sinistra democratica» ha detto il presidente del Consiglio. E tornando sulla vicenda liste e della serie di ricorsi che ne è derivata, aggiunge: «Se fosse capitato a loro quello che è capitato a noi avremmo fatto una battaglia per garantire il loro diritto di voto. Questa però è una sinistra dai metodi sovietici». Nel pomeriggio Berlusconi è entrato negli studi del «nemico» di Mediaset per l’intervista su Sky Tg24. «Non temo l’astensionismo», ha detto il premier. «Ho molta fiducia nel buonsenso degli italiani che vedono i guasti fatti da questa sinistra». Poi una stoccata a Pier Ferdinando Casini, che «si è comportato molto male» in questa campagna elettorale, ha avuto «un comportamento schizofrenico» andando a destra e a sinistra a secondo delle poltrone e degli assessorati». In alcune regioni «contro il mio parere», ha affermato il presidente del Consiglio, c’è stata una alleanza tra Pdl e Udc, «io mi sono piegato alla maggioranza del nostro ufficio di presidenza ma stiamo tornando alla politica dell’opportunismo e della convenienza, che è il peggio del peggio. Gli elettori cattolici non daranno il voto all’Udc».
«IUS PRIMAE NOCTIS SULLE CANDIDATE»- «Queste elezioni sono elezioni regionali, ma anche politiche e nazionali» ha ricordato o Silvio Berlusconi durante il comizio nella Capitale. Sono elezioni importanti, ha aggiunto, «anche per dare al nostro governo una spinta in più per fare un lavoro vero e convinto» nei prossimi tre anni di legislatura, a cominciare dalle riforme. Poi il premier ha voluto scherzare. Prima riferendosi, in realtà tra il serio e il faceto, alla busta con polvere bianca che è stata inviata nella sua casa di Arcore. «Dopo una giornata di lavoro capita anche che mi dicano di non andare a casa perché hanno mandato una polvere, forse antrace. Avete capito? Quelli che sono a casa mia sono tutti in ospedale per i controlli. C’è mio figlio chiuso in una stanza sigillata. Bella consolazione per un dittatore». «Del resto, a quegli altri – ha aggiunto – che cosa gli è rimasto se non provarci con le statuette o la polverina…». Poi lo scambio di battute con la Polverini: «Sai che ho ius primae noctis sulle nostre candidate. È scritto nello statuto del Pdl. È stato deciso da una votazione all’unanimità», ha aggiunto sorridendo il premier. «Ma qui stiamo parlando della Lista Polverini», è stata la replica della candidata laziale. «Si vede – ha risposto il Cavaliere – che Paolo Bonaiuti lo ha cancellato all’ultimo». «Alla mia età sono stufo delle ipocrisie e il vantaggio è che dico tutto quello che mi va di dire» ha anche aggiunto il premier. Infine ancora ironie, questa volta sulle starlette. «La gente pensa che io faccia un gesto e ottengo quello che voglio. Anche le starlette pensano che io faccio ‘op’ e loro vanno in televisione. Io magari faccio pure ‘op’, ma poi in televisione non ci va nessuna» ha detto il premier schioccando le dita.
SINISTRA – Anche nel corso dell’intervista a Sky, non poteva mancare l’accenno alla sinistra, che «vuole reintrodurre l’Ici e mettere le tasse sui risparmi, Bot e Cct. Vogliono la patrimoniale a partire dai piccoli appartamenti e addirittura vogliono abolire la moneta, vietando i pagamenti in contanti dai 100 euro in su, sarebbe uno stato di polizia tributaria. Nelle regioni governate dalla sinistra, dove ci sono veri e propri regimi in economia e nelle istituzioni, c’è ostilità nei confronti dei provvedimenti del governo. Le regioni rosse quando arriva un provvedimento del governo si ritirano a riccio». La sinistra, ha aggiunto, «vuole spalancare le frontiere in Italia, vogliono un’Italia multietnica per far entrare il numero maggiore possibile di extracomunitari per cambiare la bilancia tra la maggioranza dei moderati e la sinistra che finora è minoranza». Su Bersani e il rifiuto a incontrare il segretario del Pd in un faccia a faccia televisivo: «Non ho paura di nulla e di nessuno, ma per dialogare in modo positivo c’è bisogno che uno rispetti l’altro e la sinistra non ce l’ha. Mi calunniano e mi insultano quotidianamente e con chi si comporta cosi non c’è nessuna possibilità di dialogo. Bersani è un professionista nel capovolgimento della realtà».
LEGA – Berlusconi non ha paura del «sorpasso» della Lega in alcune regioni del Nord. «È un’ipotesi che non esiste nei nostri sondaggi. Bossi è un alleato fedele. E non ho nessuna preoccupazione sul fatto che la Lega possa irrobustirsi. In Lombardia c’è ancora una grande differenza tra noi e loro». Qualunque sarà il risultato delle regionali, non inciderà sul governo, ha assicurato Berlusconi. «Ogni Regione in più (da noi vinta, ndr) costituirà un successo. La vera vittoria sarebbe avere la maggioranza dei cittadini amministrata da noi». Chi sarà il successore di Berlusconi alla guida del Pdl? «Non sono io a indicare chi mi succederà. Sarà il partito, attraverso un grande congresso, a portare avanti dei nomi sui quali si farà una scelta con primarie o in altro modo».
INTERCETTAZIONI e GIUSTIZIA – Sui recenti scandali nati dalle intercettazioni, il capo del governo ha risposto che «nelle prossime settimane sarà varata una legge», mentre la sinistra vuole continuare con la «pratica barbara e incivile delle intercettazioni su tutti. Siamo l’unico Paese al mondo in cui ci si permette di intercettare un presidente del Consiglio». «Io sono sereno, è la giustizia a essere malata» e Berlusconi cita in particolare la corrente di Magistratura democratica. «Il palazzo di giustizia di Milano ha rivolto a me aggressioni sul nulla. I giornali, che ormai sono organi di disinformazione, parlano della mia ira, ma io non mi sono mai stato irato nella mia vita. Con la magistratura mi sono indignato, non arrabbiato. Io voglio andare in aula in tribunale a portare la mia difesa. Ma i miei avvocati mi dissuadono dicendomi che non mi troverei delle corti, ma plotoni di esecuzione. Tutte le corti hanno respinto i ricorsi della lista Pdl nel Lazio. Sono formalisti e ci hanno negato il diritto di votare. Questa vicenda fa venire il mal di stomaco e il mal di cuore».
LAVORO – Sulla vicenda dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, Berlusconi ha assicurato di essersene «occupato personalmente. Il governo ha diverse offerte e credo che ne usciremo con un incremento dei lavoratori».
Redazione online