In Lombardia Formigoni al 56%, in Veneto Zaia vola al 60%. Centrosinistra avanti in Liguria e nelle roccaforti
Cota e Bresso |
MILANO – Il centrodestra vince in Lombardia, Veneto, Campania e Calabria; il centrosinistra si conferma in Emilia Romagna, Toscana, Marche, Liguria, Umbria, Puglia e Basilicata. Testa a testa in Lazio (tra la Bonino e la Polverini) e in Piemonte (con Cota in lieve vantaggio sulla Bresso). Le proiezioni Pragma Emg per Rai dopo la chiusura dei seggi elettorali indicano – al momento – un risultato complessivo di 7 a 4 a favore del centrosinistra. Si partiva però da 11 a 2. Il Pdl, rispetto al 2005, conquista Campania e Calabria. Per un bilancio politico completo, comunque, bisogna attendere il risultato di Lazio e Piemonte. Un turno elettorale caratterizzato in ogni caso dal boom dell’astensionismo: la percentuale di affluenza si è attestata al 63,6%, in calo dell’8% rispetto alle regionali del 2005.
PIEMONTE – In una delle regione cruciali di questa tornata elettorale, vale a dire il Piemonte, secondo le proiezioni Pragma Emg per Rai (copertura: 89% del campione) è in lieve vantaggio il candidato del centrodestra, il leghista Roberto Cota, con il 47,5%. Il candidato del centrosinistra, sostenuto anche dall’Udc, Mercedes Bresso, rincorre al 46,7%. Davide Bono (Movimento Cinque Stelle – Beppe Grillo) è al 3,5%. I dati del Viminale indicano al momento una sostanziale parità.
LAZIO – Fiato sospeso nel Lazio: Emma Bonino e Renata Polverini sono praticamente alla pari nelle proiezioni per la presidenza della Regione. I dati di Emg per la Rai danno la candidata del centrodestra in leggerissimo vantaggio (49,9%) rispetto alla rivale del centrosinistra (49,5%). Un testa a testa che ovviamente si ripropone nello spoglio reale dalle sezioni. Secondo i dati del Viminale relativi alla metà dei seggi scrutinati, la Bonino è in vantaggio di un punto percentuale
LOMBARDIA – Non c’è storia, invece, in Lombardia. Roberto Formigoni, come previsto,vince con larghissimo margine. Il candidato del centrodestra è dato intorno al 56% contro il 32-33% di Filippo Penati, candidato del centrosinistra. Si attesta al 4,6% il candidato dell’Udc, Savino Pezzotta. Il Pdl è il primo partito con il 31%, seguito dalla Lega Nord – in netta crescita – con il 26%. Il Pd è al 22%. «Siamo alla quarta vittoria consecutiva in Lombardia – ricorda Formigoni – abbiamo aumentato i voti di coalizione nonostante la fuoriuscita dell’Udc e ho raddoppiato il distacco rispetto al mio sfidante diretto, che nel 2005 era di circa 10 punti percentuali e ora è di circa 20. I cittadini ci hanno dato ancora fiducia e noi continueremo a governare all’insegna delle cose belle che i cittadini ci chiedono».
VENETO – Vola anche Luca Zaia in Veneto. Il candidato leghista, appoggiato anche dal Pdl, si attesta attorno al 60% (sempre secondo le proiezioni provvisorie). Giuseppe Bortolussi (centrosinistra) è lontanissimo, al 28%. Antonio De Poli dell’Udc è al 6%, David Borrelli (Mov. Beppe Grillo) è attorno al 3%. La Lega Nord è il primo partito, con il 37% dei voti. «Questo risultato mi dà grande responsabilità – esulta Zaia – Ci sono oltre 4 milioni di veneti che attendono risposte. La prima risposta è quella del federalismo. Questa elezione ha il significato di un premio al governo per la sua attività. Il Veneto inaugurerà da subito la stagione delle riforme».
LIGURIA – Dopo l’incertezza iniziale, in Liguria il candidato del centrosinistra, Claudio Burlando, sembra conquistare un margine abbastanza rassicurante salendo oltre il 52%. Sandro Biasotti del centrodestra è fermo al 47%. «Abbiamo costruito una operazione politica straordinaria – commenta Burlando – abbiamo allargato la coalizione all’Udc e ci siamo rivolti anche agli elettori di Beppe Grillo, ma soprattutto abbiamo fermato la Lega dimostrando che qui in Liguria il popolo siamo noi del centrosinistra e del Pd».
EMILIA ROMAGNA – Il governatore uscente Vasco Errani appare saldamente al comando in Emilia Romagna. Il candidato del centrosinistra è dato tra il 51-52%. La sfidante, Anna Maria Bernini del centrodestra, è tra il 36-37%. Da segnalare l’exploit del candidato del “Movimento cinque stelle – Beppe Grillo” Giovanni Favia, che è intorno al 7%, e l’ottimo risultato della Lega, che ottiene il 13%.
TOSCANA – Il centrosinistra vince anche in Toscana. Enrico Rossi ottiene circa il 59% delle preferenze. La candidata del centrodestra, Monica Faenzi, non va oltre il 34% mentre il candidato Udc, Francesco Bosi, è al 4%. «Mi impegnerò nel modo più assoluto per essere il presidente di tutti i toscani- assicura Rossi – di qualsiasi colore e di qualsiasi opinione. Credo che la serietà delle nostre proposte – afferma – abbia dato ai toscani una opportunità che mi pare sia stata colta anche al di là degli schieramenti».
MARCHE – Nelle Marche il candidato alla presidenza per il centrosinistra, Gian Mario Spacca, vince con oltre il 52%, mentre il candidato del centrodestra, Erminio Marinelli si ferma al 40%. Massimo Rossi (Prc, Pdci, Sl) intorno al 7%. Anche in questo caso il risultato è praticamente cosa fatta.
UMBRIA – In Umbria si afferma la candidata del centrosinistra, Catiuscia Marini, con oltre il 57% dei voti rispetto a quella del centrodestra Fiammetta Modena, al 37-38%. La candidata sostenuta dall’Udc, Paola Binetti, è al 5,1%. Il Popolo della libertà potrebbe diventare il primo partito della regione, storicamente governata dai partiti di sinistra, raggiungendo il 34% dei consensi contro il 33% del Pd. Terzo partito sarebbe l’Idv all’8,2%, quarta la Federazione della sinistra al 6,6%. Significativa anche la penetrazione della Lega, qui al 5,3%.
CAMPANIA – Il centrodestra trionfa largamente in Campania. Stefano Caldoro ha oltre dieci punti di vantaggio, attestandosi al 54% dei voti contro il 43% del candidato di centrosinistra, Vincenzo De Luca. «Abbiamo raccolto una grande volontà di cambiamento – commenta Caldoro. – Il voto dimostra che la gente vuole fatti e non più parole. Abbiamo un grande senso di responsabilità, per questo da domani mattina saremo già a lavoro».
PUGLIA – Nelle elezioni in Puglia è in vantaggio Nichi Vendola, presidente uscente. Il candidato del centrosinistra è tra il 48-49% contro il 42% di Rocco Palese, candidato del centrodestra. Attorno all’8% la candidata centrista Adriana Poli Bortone (Io Sud-Udc). «Un risultato splendido – dichiara Vendola – i dati confermano che in Puglia c’è un laboratorio di buona politica»
CALABRIA – Ha oltre 20 punti di margine il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria: Giuseppe Scopelliti, sempre secondo le stime Emg per Rai, raccoglierebbe il 56% delle preferenze, mentre Agazio Loiero (centrosinistra) si fermerebbe al 32%. Filippo Callipo (Idv-Lista Pannella) è al 10%. «Dedico questa vittoria ai tanti calabresi onesti che hanno avuto la voglia di cambiare – dichiara Scopelliti – e che mi hanno dato la grande forza di condurre questa grande campagna elettorale. Era palpabile questa grande voglia di riscatto riscontrata in giro per le strade della Calabria nelle tante manifestazioni. La cosa più bella è che al momento siamo sopra dovunque».
BASILICATA – Risultato deciso anche in Basilicata. Vito De Filippo (centrosinistra) viaggia verso il 60%, Nicola Pagliuca (centrodestra) è sotto il 28%. Magdi Cristiano Allam al 9,4%.
PROVINCE E COMUNI – Le operazioni di scrutinio per le elezioni regionali sono cominciate subito dopo la chiusura dei seggi, alle 15. Per provinciali e comunali, lo spoglio comincerà invece alle 8 di martedì 30 marzo con precedenza alle elezioni provinciali, salvo che nelle regioni Molise e Abruzzo, non interessate dalle regionali. Significativo al riguardo il voto nella provincia dell’Aquila, duramente colpita dal terremoto di un anno fa: dai dati del Viminale, a fronte di 162 sezioni scrutinate su 415, il candidato presidente del centrodestra Antonio Del Corvo è in vantaggio con il 51,82 per cento dei voti. La candidata del centrosinistra, la ‘combattiva’ Stefania Pezzopane, ottiene invece, per ora, il 47,23 per cento dei voti.
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