Due morti e un centinaio di feriti: di magnitudo 7,2, è la scossa più forte registrata nella zona dal 1969 a oggi, avvertito a San Diego e Los Angeles, ma anche al di là del confine con l’Arizona
![]() |
Una strada spezzata dal terremoto tra Tijuana e Mexicali (Afp) |
LOS ANGELES (CALIFORNIA) – Forte terremoto in Baja California, nel nordest del Messico al confine con gli Stati Uniti (MAPPA): di magnitudo 7,2, è la scossa più forte registrata nella zona dal 1969 a oggi. Due persone sono morte e i feriti sono un centinaio: moltissime le persone evacuate. Il sisma che ha devastato Haiti a gennaio era stato di magnitudo 7, ma in questo caso il bilancio dei danni e dei morti è molto diverso.
MEXICALI – La prima vittima è morta nel crollo di un edificio, la seconda, che cercava di fuggire dalla propria abitazione, è stata investita da un’auto. Tutti i feriti sono concentrati a Mexicali: la città principale dello Stato di Baja California è quella che risulta maggiormente colpita: numerosi gli edifici con crepe, molte strade sono state rovinate. La città è senza energia elettrica. L’arteria stradale che collega Mexicali a Tijuana è franata e il traffico viene smistato su altre direttrici.
EPICENTRO – L’Istituto geofisico americano ha precisato che il movimento tellurico è avvenuto a una profondità di 10 chilometri con epicentro localizzato a una ventina di chilometri dalla città messicana di Guadalupe Victoria. Dopo la prima forte scossa ce ne sono state altre due, percepite a San Diego e Los Angeles, in California, ma anche al di là del confine con l’Arizona. Il sito del Los Angeles Times riporta che a San Diego i grattacieli sono stati visti ondeggiare. Testimoni hanno riferito di aver avvertito la scossa anche a Phoenix, a centinaia di chilometri dall’epicentro.
Redazione online