Usa-Russia. Il testo prevede la riduzione, entro sette anni, delle testate strategiche a un numero inferiore a 1.550 per Paese
Obama saluta appena sceso dall’Air Force One atterrato a Praga (Ap) |
PRAGA – Il presidente americano Barack Obama è a Praga. Il leader della Casa Bianca è giunto nella capitale della Repubblica ceca per la storica firma del nuovo Trattato Start con il presidente russo Dmytri Medvedev. Barack Obama e Dmitry Medvedev firmeranno al Castello di Praga, nella Sala Spagnola, il Nuovo Start, il trattato per la riduzione delle armi strategiche che sostituisce lo Start 1 scaduto lo scorso 5 dicembre, aprendo la strada fra l’altro anche all’avvio di negoziati per la riduzione delle armi nucleari tattiche.
IL TESTO – Il trattato prevede la riduzione, che dovrà avvenire entro sette anni dalla sua ratifica, delle testate strategiche a un numero inferiore a 1.550 per Paese. I missili, i sottomarini e i bombardieri saranno ridotti a 800 e sarà introdotto un nuovo regime di ispezioni (gli ispettori americani non potranno più essere basati in modo permanente presso la base di Votkinsk, uno dei punti più difficili da negoziare, insieme all’inclusione nel preambolo di un riferimento alla difesa missilistica). Al suo arrivo a Praga, Obama, che è stato accolto dal Presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus, si riunirà con Medvedev. L’incontro con Medvedev – in cui oltre al programma nucleare iraniano e alla crisi a Bishkek, si parlerà anche della guerra in Afghanistan e dello scudo anti-missile- sarà diviso in due parti: alla prima sessione parteciperanno i rispettivi consiglieri, mentre nella seconda i due leader dialogheranno da soli. Al termine del loro incontro, i due presidenti firmeranno il trattato. Il presidente Usa è accompagnato da un’equipe di consiglieri, tra cui il segretario di Stato, Hillary Clinton, e il consigliere per la Sicurezza Nazionale, James Jones. Dopo la partecipazione a una colazione con il presidente ceco, Vaclav Klaus e Medvedev, Obama dovrebbe concludere la giornata a Praga con i leader dei paesi dell’est europeo, ai quali farà capire che il miglioramento delle relazioni con la Russia non avrà ripercussioni nei rapporti con loro.
LA FIRMA – La firma dell’accordo, nella stessa capitale dove un anno fa Obama illustrò per la prima volta il suo sogno di un mondo senza armi nucleari, avviene quattro giorni prima che il presidente Usa accolga a Washington un vertice sulla sicurezza nucleare al quale parteciperanno 47 Paesi e nel quale gli Usa vogliono che si adottino misure concrete per garantire la sicurezza di tutti i materiali nucleari del mondo nell’arco di quattro anni. La lotta alla proliferazione nucleare è uno dei cardini della politica estera di Obama: tra l’altro martedì il suo governo ha presentato la nuova strategia che impegna gli Usa a non fare uso di armi atomiche contro paesi che rispettino il Trattato di non proliferazione Nucleare, anche se questi Paesi dovessero utilizzare armi chimiche o batteriologiche.
Redazione online