È accaduto poco prima della mezzanotte nel popolare quartiere di San Donato. La vittima, un italiano di 41 anni, era accorso in aiuto del parente trentenne ferito dopo un violento litigio
TORINO – Interrogatori a ritmo serrato in Questura a Torino per far luce sulla sparatoria che nella notte si è conclusa con un morto. La squadra omicidi della polizia ha interrogato tre testimoni presenti nelle vicinanze del luogo della sparatoria avvenuta questa notte nel quartiere San Donato e costata la vita a Roberto Palumbo, 41 anni. Deve essere invece ancora interrogato Michele Sannino, 36 anni, nipote della vittima, ferito di striscio da uno dei colpi sparati in via Macerata angolo via Dronero.
LA VITTIMA – La vittima sarebbe accorsa in aiuto del nipote trentenne. Quest’ultimo, da una prima ricostruzione, avrebbe avuto un violento litigio in strada, per motivi ancora da chiarire, con un altro uomo. Insulti, qualche spintone, alcuni schiaffi. La situazione è poi degenerata all’arrivo della vittima, che voleva difendere il nipote: l’assassino ha infatti estratto una pistola e, prima di fuggire, ha sparato diversi colpi. Ad avere la peggio è stato proprio Palumbo. Soccorso dal 118, è morto al suo arrivo all’ospedale Maria Vittoria. Non sarebbe grave, invece, il nipote: il giovane, che si trova ora all’ospedale Giovanni Bosco, avrebbe già fornito alla polizia le prime indicazioni utili per identificare l’assassino.
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