Indebitamento ai livelli dello scorso anno, resta forte la liquidità. Perdita di 21 milioni di euro contro una flessione di 411 milioni nello stesso periodo del 2009
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Da sinistra a destra l’ad di Fiat Sergio Marchionne, il nuovo presidente John Elkann e il presidente uscente Luca Cordero di Montezemolo (Afp) |
MILANO – L’utile della gestione ordinaria del gruppo Fiat ha raggiunto nel primo trimestre 2010 i 352 milioni di euro rispetto alla perdita di 48 milioni di euro dello stesso periodo 2009, con oltre la metà del risultato determinato dai business delle automobili. Il risultato netto di Fiat nel primo trimestre 2010 è prossimo al pareggio (perdita di 21 milioni di euro rispetto alla perdita di 411 milioni di euro del primo trimestre 2009). I ricavi, pari a 12,9 miliardi di euro, sono aumentati del 14,7% rispetto al primo trimestre 2009, con Fiat Group Automobiles che ha conseguito un incremento del 22,1%.
Fiat Group Automobiles ha registrato un utile della gestione ordinaria di 153 milioni di euro a fronte della perdita di 30 milioni di euro del primo trimestre 2009, «Per effetto – spiega in una nota la casa torinese – di volumi significativamente più elevati e di un miglior mix delle vendite, grazie al maggior contributo dei veicoli commerciali leggeri». La controllata Cnh ha invece registrato un utile della gestione ordinaria di 127 milioni di euro (49 milioni di euro nel primo trimestre 2009), Iveco di 3 milioni di euro (perdita di 12 milioni di euro nel primo trimestre 2009).
INDEBITAMENTO – L’indebitamento netto industriale del gruppo Fiat è pari a 4,7 miliardi di euro, di poco superiore ai 4,4 miliardi di euro di fine 2009 «per effetto dell’aumento stagionale del capitale di funzionamento». La liquidità è rimasta forte a 11,2 miliardi di euro (12,4 miliardi di euro a fine 2009), nonostante il rimborso, nel corso del trimestre, di un prestito obbligazionario di un miliardo di euro.
OBIETTIVI – «Il Gruppo – spiega ancora la nota della casa automobilistica torinese – continuerà ad implementare le rigorose azioni di contenimento dei costi iniziate tempestivamente nell’ultima parte del 2008. Per i programmi di investimento è prevista una crescita nei confronti dei livelli anomali e particolarmente bassi del 2009, con il ripristino di un livello di investimenti normalizzato per tutti i settori, in aumento del 30-35% rispetto al 2009. Gli obiettivi per l’anno in corso sono confermati: ricavi superiori a 50 miliardi; utile della gestione ordinaria tra 1,1 e 1,2 miliardi; risultato netto vicino al break-even; indebitamento netto industriale superiore ai 5 miliardi. La Fiat disporrà comunque di risorse più che adeguate per una transizione a quello che ci si aspetta essere un contesto di mercato normalizzato nel 2011 e negli anni successivi. Lavorando per il conseguimento degli obiettivi, il Gruppo Fiat continuerà a implementare la strategia di alleanze mirate, al fine di ottimizzare gli impegni di capitale e ridurre i rischi».
Redazione online