La procedura è scattata dopo una denuncia dell’operatore concorrente. L’accusa: ha abusato della sua posizione dominante nei confronti di Fastweb per aggiudicarsi delle gare
MILANO – L’Antitrust ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti di Telecom Italia per verificare se abbia abusato della propria posizione dominante nei confronti degli operatori concorrenti. In particolare, l’Autorità dovrà verificare se la società abbia rifiutato (rendendoli invece disponibili alle proprie divisioni commerciali) informazioni e servizi all’ingrosso necessari ai competittor per poter predisporre offerte economiche e tecniche competitive alla clientela non residenziale. La procedura è stata decisa dopo una denuncia di Fastweb.
IL CASO – Secondo i fatti segnalati, Telecom Italia, sfruttando la sua natura di operatore verticalmente integrato, avrebbe cercato di escludere Fastweb dalla competizione per le gare Consip e Enel per l’affidamento dei servizi di telefonia fissa e connettività IP. In particolare, Telecom si sarebbe rifiutata di fornire le informazioni tecnico-economiche ritenute necessarie da Fastweb per la predisposizione delle proprie offerte. Le gare Consip ed Enel, oltre ad avere una particolare rilevanza in termini di valore complessivo (rispettivamente 1,3 miliardi e 240 milioni di euro come base d’asta), hanno un significativo valore strategico per gli operatori. L’aggiudicazione di forniture così consistenti e di lunga durata, infatti, consente ad un operatore alternativo di utilizzare gli investimenti infrastrutturali effettuati per la fornitura ai grandi clienti per espandere geograficamente la propria capacità concorrenziale, nonchè per raggiungere in tempi accelerati una soglia di clienti sufficiente a generare economie di scala necessarie per poter competere efficacemente con Telecom.
Redazione online
L’Antitrust apre istruttoria su Telecomultima modifica: 2010-05-18T23:44:55+02:00da alfapenta
Il ct della Nazionale ha deciso di ridurre la lista dei convocati da 30 a 28 giocatori senza però comunicare quali saranno le 4 riserve: “Non faccio un’Italia con debiti di riconoscenza. Abbiate fiducia in questa squadra”
Dopo aver ristretto il gruppo della Nazionale a 30 giocatori, oggi Marcello Lippi ha reso nota la lista dei 28 giocatori che partiranno per il ritiro di Sestriere il prossimo 23 maggio. Il ct doveva tagliare inizialmente tre giocatori anche se poi ha preferito escluderne solo due: Grosso e Candreva. Lippi non ha però stabilito le gerarchie tra i 28 rimasti. In poche parole il tecnico viareggino non designerà i 23 “sudafricani” e le 4 riserve. La lista definitiva dei 23 andrà consegnata entro il 1 giugno.
“Non faccio un’Italia con debiti di riconoscenza”. Marcello Lippi lo ha detto ufficializzando l’esclusione di Fabio Grosso e Antonio Candreva dopo l’anticipazione della notizia uscita prima del via della conferenza stampa. Il ct ha spiegato così la riduzione a 28 della lista iniziale dei 30 azzurri per Sudafrica 2010, lasciando fuori anche uno degli uomini simbolo del mondiale vinto in Germania come Grosso. “28? Mi sono preso altri dieci giorni per riflettere” ha aggiunto Lippi.
“Abbiate fiducia in questa squadra”. Marcello Lippi, ct della nazionale azzurra si rivolge ai rappresentanti che gli stanno davanti in occasione della conferenza stampa per l’annuncio dei 28 giocatori che proseguiranno lo stage al Sestriere, chiedendo di avere fiducia nel suo lavoro ed in quello dei suoi ragazzi. “Voi che siete una componente importante del mondo del calcio è importante che trasmettiate alla gente un po’ di fiducia indipendentemente del fatto che ci sia o no il calciatore di fantasia. Perchè quando c’è stato, la nazionale è tornata a casa subito dopo il girone di qualificazione, mentre in altre occasioni quando non c’era è andata fino in fondo. E’ giusto ricordarlo”. Questa la lista dei 28 comunicata oggi da Lippi. PORTIERI: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Federico Marchetti (Cagliari), Salvatore Sirigu (Palermo). DIFENSORI: Salvatore Bocchetti (Genoa), Leonardo Bonucci (Bari), Fabio Cannavaro (Juve), Mattia Cassani (Palermo), Giorgio Chiellini (Juventus), Domenico Criscito (Genoa), Christian Maggio (Napoli), Gianluca Zambrotta (Milan). CENTROCAMPISTI: Mauro German Camoranesi (Juve), Andrea Cossu (Cagliari), Daniele De Rossi (Roma), Ivan Gennaro Gattuso (Milan), Claudio Marchisio (Juve), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Angelo Palombo (Sampdoria), Simone Pepe (Udinese), Andrea Pirlo (Milan). ATTACCANTI: Marco Borriello (Milan), Antonio Di Natale (Udinese), Alberto Gilardino (Fiorentina), Vincenzo Iaquinta (Juventus), Giampaolo Pazzini (Sampdoria), Fabio Quagliarella (Napoli), Giuseppe Rossi (Villareal).
Lippi taglia Grosso e Candreva: no ai debiti di riconoscenzaultima modifica: 2010-05-18T17:37:33+02:00da alfapenta
LA CONTESTAZIONE. L’ex direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera contro il sindaco, fischiato dai lavoratori dello spettacolo
ROMA – Carla Fracci contro il sindaco Gianni Alemanno. Una contestazione a gran voce e col viso rosso di rabbia. Alemanno ha appena concluso il suo intervento al teatro dell’Opera di Roma dove si sono radunati centinaia di lavoratori dello spettacolo per protestare contro il decreto sulle Fondazioni liriche recentemente approvato dal Governo. E l’etoile ha appena ricevuto un’ondata di applausi dopo aver accennato qualche passo di danza in platea.
EX DIRETTRICE – L’ex direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera ha atteso che Alemanno si sedesse in platea dopo il suo intervento. Quindi l’etoile si è alzata dal suo posto avvicinandosi a meno di un metro dal sindaco, additandolo e urlando. «Vergogna, in due anni non mi hai mai ricevuto». Rossa in volto, la ballerina che da poco non ricopre più il ruolo di direttrice del corpo di ballo del teatro dell’Opera, ha continuato ad additare il sindaco, prima parlandogli da distanza, poi avvicinandosi ad Alemanno, e additandolo con le dita: «È colpa tua», dice a gran voce. Poi torna a sedersi al suo posto, dall’altro lato della sala. «Non è una questione personale – ha precisato dopo la Fracci -. Per due anni gli ho chiesto un incontro che non mi ha concesso, in cui volevo parlargli non certo del suo futuro ma di quello del teatro».
APPLAUSI & FISCHI – «La lirica è una relatà che voglio difendere», aveva esordito nel suo intervento Alemanno, in qualità di presidente della Fondazione dell’ente lirico romano, dal palco dominato da uno striscione con su scritto: «Tutti in coro contro il decreto ammazzamusica», mentre tutto il teatro era pieno di manifesti e striscioni. Esordio applaudito. Applausi anche quando ha affermato di «non condividere una scelta che faccia ricadere solo sui lavoratori le difficoltà della crisi». I primi fischi sono arrivati quando il sindaco ha parlato, anziché del ritiro del decreto Bondi che i sindacati vorrebbero, di «una seria fase negoziale che permetta di modificarlo». La contestazione vera e propria è arrivata invece quando Alemanno ha sostenuto che «la volontà del ministro Bondi è stata quella di porre la questione in maniera molto dura proprio per attivare un confronto» e che «da qui devono partire contro-proposte per rendere più efficiente la gestione degli enti lirici».
LE REAZIONI – Solidale con il sindaco di Roma il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, che in una nota spiega: «Il clima è troppo incandescente, perchè qualcuno, invece di cercare soluzioni condivise e soprattutto praticabili, si ostina a gettare benzina sul fuoco, e fra questi non è certamente il governo». Chiede invece le scuse di Alemanno all’etoile il senatore del Pd Vincnzo Vita che, entrando nel merito della vicenda chiede che il decreto di riforma delle fondazioni liriche venga «ritirato». Vita, vicepresidente della commissione cultura di Palazzo Madama, tra i politici intervenuti questo pomeriggio a Roma al Teatro dell’Opera alla kermesse organizzata dai sindacati, che sottolinea: «siamo decisi all’ostruzionismo, al Senato abbiamo pronti 4-500 emendamenti». Arriva a chiedere le dimissioni di Carla Fracci da assessore della Provincia di Firenze» il gruppo Pdl in Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze. «Il gruppo Pdl in Provincia di Firenze – dichiara il capogruppo Samuele Baldini – condanna l’atteggiamento dell’assessore Fracci contro il sindaco Alemanno, tanto più improprio perchè l’assessore stava rappresentando, a nostro modo inopportunamente, la Provincia al Teatro dell’Opera a Roma in difesa anche del Maggio Musicale Fiorentino. L’assessore ha inveito contro il sindaco di Roma per motivi esclusivamente personali e di ordine professionale che sembrano interessarle di più della sua funzione nell’interesse del nostro territorio. Per questo – conclude il gruppo del Pdl – crediamo inaccettabile che possa continuare a svolgere il suo mandato all’interno della giunta provinciale e ne chiediamo subito le dimissioni».
Fonte: Corriere della Sera
Carla Fracci attacca Alemamno: «Vergogna, mai ricevuta in due anni»ultima modifica: 2010-05-18T11:22:01+02:00da alfapenta
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