E’ la seconda tragedia di questo genere accaduta in Lombardia negli ultimi due giorni. Il piccolo, 8 anni, ha raggiunto la spiaggia da solo con la sua biciclettina e si è tuffato, ma non è più riemerso. Ad ARCUEIL, periferia di PARIGI. La madre aveva passato tutta la notte al capezzale di un altro dei suoi quattro figli, ricoverato in ospedale
La spiaggia dove è annegato il bambino |
BRESCIA – Un bambino di 8 anni è annegato, poco dopo le 10 di sabato mattina, a Salò, comune della riviera bresciana del lago di Garda. I sanitari del 118 hanno cercato di rianimarlo per mezz’ora, ma tutto è stato inutile. Come riferisce il «Giornale di Brescia», il piccolo, figlio di immigrati di origine nordafricana, è caduto nelle acque antistanti la Spiaggia del Mulino, in località Mulino a Salò. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, intorno alle 10.30 il piccolo avrebbe raggiunto la spiaggia in bicicletta, da solo, e avrebbe deciso di tuffarsi nel lago, senza più riemergere dall’acqua. Inutile l’intervento della Guardia Costiera e dell’eliambulanza del 118 di Verona: all’arrivo dei soccorsi il piccolo era già morto. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i carabinieri di Salò. I genitori sono stati avvertiti immediatamente. La salma del bambino è stata trasportata all’ospedale di Gavardo.
IL BAMBINO DI CURTATONE – E’ la seconda tragedia di questo genere accaduta in Lombardia negli ultimi due giorni: venerdì un bambino di 9 anni, Felipe Talis, di origine brasiliana, è caduto in un canale d’irrigazione a Curtatone (Mantova) mentre stava facendo una passeggiata in bici con un amico. L’altro ragazzo l’ha visto cadere e, sceso dalla bici, ha cercato di afferrarlo, ma non c’è riuscito.
PARIGI – Si trova da ieri in stato di fermo ad Arcueil, nella periferia di Parigi, la madre di una bambina di 16 mesi trovata ormai senza vita in un’auto parcheggiata in strada e rimasta per quattro ore sotto il sole. È stata una ragazza ad accorgersi della piccola in auto. La passante ha dato l’allarme ad alcune guardie giurate, che hanno rotto il parabrezza del veicolo e chiamato i pompieri. La madre è arrivata qualche minuto dopo, mentre i medici tentavano di rianimare, invano, la piccola.
IN OSPEDALE DALL’ALTRO FIGLIO – Secondo quanto si è appreso dalle prime indagini, la donna ha 37 anni, lavora presso l’operatore di telefonia mobile Orange (France Telecom) ed è moglie di un poliziotto. Attualmente è in stato di «estrema prostrazione». Al momento della tragedia lei e il marito sarebbero stati al capezzale di uno dei quattro figli, ricoverato in ospedale per una «grave malattia». La madre avrebbe vegliato tutta la notte il bambino, poi – rientrata a casa – è ripartita per andare al lavoro ed è andata in ufficio, dimenticando però in auto la bambina di 16 mesi che doveva lasciare dalla «tata». All’annuncio della tragedia, il sottosegretario alla Famiglia, Nadine Morano, ha annunciato una riunione urgente con i costruttori di auto e i fabbricanti di allarmi per studiare la possibilità di equipaggiare i veicoli con congegni che consentano di evitare casi del genere. (fonte: Ansa)
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