La polizia pakistana ha arrestato un cittadino americano che si aggirava in una foresta del Paese armato di pistola, pugnale, spada e attrezzatura per la visione notturna. E in testa un’idea fissa: uccidere l’uomo più ricercato del mondo.
Si muoveva guardingo in una foresta al nord del Pakistan equipaggiato con visore notturno. Infilate nella cintura una spada e una pistola. E nella testa la convinzione di poter catturare il “nemico pubblico numero uno”. Quando i poliziotti pakistani l’hanno arrestato non potevano credere alle loro orecchie: “Sono un americano e sono qui per ritracciare e uccidere Bin Laden”.
L’uomo, Gary Brooks Faulkner, un operaio edile 52enne originario della California era al suo settimo viaggio nel Paese asiatico. Inizialmente, racconta un funzionario della polizia pakistana, “quando ci ha detto che voleva uccidere Bin Laden, siamo scoppiati a ridere. Ma quando abbiamo ritrovato l’attrezzatura e le armi, anbbiamo capito che non scherzava affatto”.
Oltre alle armi Faulkner aveva con se nello zaino una Bibbia con diversi passi sottolineati. E quando i servizi segreti, che l’hanno interrogato nel carcere di Peshawar, gli hanno chiesto perché fosse convinto di catturare Bin Laden, la risposta è stata sconcertante: “”Dio è con me, e io sono fiducioso che riuscirò a ucciderlo”.
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