La replica dell’azienda: «Sdegno e stupore». Ferranti: «Presentato un emendamento che potrebbe fermare il procedimento per nove mesi»
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Donatella Ferranti |
ROMA – Una norma che potrebbe di fatto sospendere il processo Fininvest-Cir per nove mesi. A confermare il contenuto dell’emendamento presentato dal governo alla manovra è il capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti. La norma, che introduce la figura dell’ausiliario del giudice, è contenuta nel comma 18 dell’emendamento 48.0.1000 presentato dal ministro Alfano.
L’EMENDAMENTO – Nell’emendamento si legge che «nei procedimenti civili contenziosi aventi ad oggetto diritti disponibili che, alla data di entrata in vigore della presente legge, pendono dinanzi al tribunale, il giudice, su istanza di parte, anche con decreto pronunziato fuori udienza, rinvia il processo per un periodo di sei mesi per l’espletamento del procedimento di mediazione». Le istanze previste dal comma «devono essere proposte, a pena di decadenza, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge».
«ANTI-MESIANO» – La Ferranti ribattezza la misura come «anti-Mesiano», dal nome del giudice «duramente attaccato dalle reti tv della famiglia Berlusconi per aver firmato la sentenza che obbliga la Fininvest a risarcire la Cir di 750 milioni per l’affare Mondadori». Lo scorso 3 ottobre il Tribunale di Milano ha condannato la società della famiglia Berlusconi, in primo grado, a un maxi-risarcimento per 750 milioni circa per corruzione giudiziaria legata all’acquisto della Mondadori.
LA REPLICA – Non si fa attendere la replica della Fininvest, che esprime «tutto il suo stupore e il suo sdegno di fronte all’insinuazione secondo cui sarebbe interessata ad un rallentamento del processo d’appello per la vicenda lodo Mondadori». «Appare risibile il solo pensarlo – spiega la Fininvest – basta conoscere i fatti per sapere che è vero esattamente il contrario. La Fininvest infatti è pienamente convinta che le proprie buone ragioni verranno riconosciute, e ha rilasciato a favore di Cir una fideiussione pari a 806 milioni di euro: pertanto ha interesse, onde evitare anche ulteriori costi ed appesantimenti finanziari, che la trattazione nel merito rispetti un iter il più spedito possibile. Per tali motivi la Fininvest seguirà con assoluta coerenza questa impostazione».
Redazione online