I provvedimenti annunciati dalla Ue prevedono la riduzione del costo per la voce: dai 43 centesimi di euro per le chiamate in uscita del 2009, ai 39 per il 2010 fino ai 35 nel 2011. Per chi invece riceve telefonate da 0,19 (2009) a 0,11 (nel 2011)
Ulteriori riduzioni delle tariffe per le chiamate verso e dall’estero all’interno della Ue e strumenti per avvertire gli utenti della loro bolletta dati internazionale: questa la promessa di Neelie Kroes, commissario europeo per l’Agenda Digitale, per scongiurare conti stratosferici e soprattutto sorprese nella tariffazione. Sorprese che, per chi usa il telefonino all’estero, sono sempre molto negative. Soprattutto per chi scambia dati e si collega a Internet, e questo proprio a causa degli ambigui piani tariffari e l’alto costo del roaming (il passaggio sulla rete di un operatore estero).
Ci sono stati casi eclatanti di bollette stratosferiche, come quelle pagate da uno studente inglese (9000 euro al mese) all’estero per motivi di studio che teneva i contatti con gli amici via cellulare, o come i 46mila euro pagati da un turista tedesco che, durante un viaggio in Francia, ha scaricato un film via cellulare in vacanza, stessa cifra pagata dal direttore di Bild per aggiornare il proprio blog durante una vacanza in Marocco.
Neelie Kroes vuole porre fine a tutto questo, almeno entro i confini dell’Unione europea.
Il nuovo regolamento per il roaming intra-Ue presentato il primo luglio mira precisamente a evitare sorprese molto sgradite in bolletta. Il percorso di riduzione delle tariffe, iniziato tre anni fa da Viviane Reding che ha preceduto la Kroes sullo scranno dell’Ict europeo, non è stato sufficiente. Non per raggiungere lo scopo prefissato, stimolare la concorrenza tra operatori in modo che i prezzi corressero virtuosamente al ribasso. Così non è stato e tutti gli operatori – cui tale regolamentazione è sempre stata invisa – hanno aderito formalmente al tetto massimo stabilito dalla Ue. Non si sono innescati i meccanismi di concorrenza auspicati dal commissario. Oggi per la Kroes è quindi urgente non mollare la presa e abbassare ulteriormente il limite consentito per il roaming dati e quello voce.
Una buona notizia per gli utenti, che dal primo intervento della Reding nel 2007 hanno visto le tariffe di roaming nella Ue abbattersi del 60-70%.
I provvedimenti annunciati dalla Ue prevedono la riduzione del roaming per la voce: dai 43 centesimi di euro per le chiamate in uscita del 2009, ai 39 per il 2010 fino ai 35 nel 2011. Per chi invece riceve telefonate dall’estero il roaming dovrà scendere da 0,19 (2009) a 0,11 (nel 2011) passando per gli 0,15 centesimi di questa estate. Il piano prevede che nel 2015 il costo del roaming internazionale (sempre intra-Ue) sia molto vicino a quello nazionale, decisamente più basso, anche perché di fatto non c’è differenza tecnica tra i due tipi di roaming. Un ulteriore provvedimento prevede che agli utenti venga segnalato con chiarezza quando superano la soglia dei 50 euro di spesa per Internet in mobilità, avviso che deve coincidere con la sospensione temporanea del servizio da riattivare proattivamente da parte dell’utente.
Gabriele De Palma
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