Alcuni poliziotti sono rimasti feriti. A fuoco anche 4 auto. La protesta contro la tessera del tifoso. Il ministro dell’Interno: «Con loro non parlo»
Roberto Maroni (Imagoeconomica) |
BERGAMO – Fumogeni e petardi hanno interrotto a lungo il dibattito tra i ministri Maroni, Tremonti e Calderoli al «Berghem Fest» ad Alzano Lombardo. Sono stati i tifosi dell’Atalanta che hanno fatto irruzione per protestare contro la tessera del tifoso. Mentre Maroni stava parlando dal palco, il discorso è stato interrotto dal dissenso dei tifosi. Sollecitato dall’intervistatore a commentare l’accaduto, Maroni ha detto: «Questi non sono tifosi, io con i violenti non parlo. Parlo con i tifosi veri». In seguito al lancio dei petardi e dei fumogeni hanno anche preso fuoco quattro auto e delle sterpaglie. Alcuni agenti, fanno sapere fonti delle forze dell’ordine, sono rimasti feriti.
LA PROTESTA – La protesta è stata dettata evidentemente dall’introduzione della tessera del tifoso. «Mi sforzo di capire le loro ragioni ma francamente non le capisco» ha detto poi Maroni al pubblico della festa della Lega che lo ha applaudito copiosamente.
I tifosi, che avevano il volto coperto da sciarpe dell’Atalanta, si sono poi allontanati dalla manifestazione, dopo che i vigili del fuoco hanno spento le fiamme, causate dalle bombe carta e dai fumogeni. La contestazione era nata da una controversia sulla tessera del tifoso, che alcuni supporter atalantini temevano di non poter ricevere essendo stati in passato colpiti dal Daspo. Prima del dibattito sul palco, l’assessore regionale al territorio Daniele Belotti si era offerto di rappresentare le istanze degli ultras al titolare del Viminale. Ma un diverbio tra gli stessi tifosi ha fatto naufragare la «trattativa» e dunque i nerazzurri si sono scatenati lanciando bombe carta e fumogeni. Giacomo Stucchi, deputato leghista e lui stesso tifoso, ha bollato la contestazione: «non sono tifosi, sono solo violenti».
Redazione online