La bimba era nascosta tra i panni sporchi. salvata, sta bene. La romena ha chiamato il 118 per una forte emorragia: i medici hanno capito che aveva dato alla luce un bambino e sono scattate le ricerche da parte dei carabinieri
MANTOVA – Ha partorito nella camera di un agriturismo e ha nascosto la neonata nella lavatrice spenta, non è chiaro ancora se per ucciderla o per qualche altro motivo. Poi ha chiamato i soccorsi per un’emorragia che la stava dissanguando. La vicenda, tutta da chiarire, è avvenuta a Mantova e si è conclusa con l’arresto dei genitori della piccola per tentato omicidio. La neonata sta bene. Tutto è successo poco dopo le 13.30, quando è arrivata al 118 una richiesta di soccorso partita dall’agriturismo Trincerone, alle porte di Mantova. I soccorritori hanno trovato la donna romena con una forte emorragia: nella stanza che aveva preso in affitto con il compagno c’erano tracce di sangue ovunque. I due non hanno saputo o voluto spiegare che cosa fosse successo, ma una volta arrivati in ospedale i medici hanno capito che la donna aveva appena partorito. Del neonato, però, nessuna traccia.
TRA I PANNI SPORCHI – Quindi sono partite le ricerche dei carabinieri. Insieme al personale di soccorso sono tornati nell’agriturismo e, dentro la lavatrice spenta, avvolta tra i panni sporchi, hanno trovato la bambina, subito portata nel reparto di neonatologia dell’ospedale Carlo Poma, dove si trova tuttora. «Sta bene – dicono i medici -: è salva». Subito dopo sono scattate le manette per i due, che risultano entrambi disoccupati. La donna è in ospedale piantonata dai carabinieri, dove è stato poi portato anche l’uomo. In nottata, nella caserma dei carabinieri, aveva infatti tentato il suicidio stringendosi un laccio attorno al collo, ma è stato soccorso in tempo. Sono accusati di tentato omicidio. Lei è una prostituta: dalle indagini è emerso che mercoledì scorso era ancora al lavoro in una strada alla periferia di Mantova, seppure incinta di 9 mesi, e che sarebbe stata aggredita e derubata da un cliente. Si chiama Miahaela Cristea e ha 32 anni, mentre il convivente (probabilmente marito) della donna è Viorel Cristea, 41 anni, anche lui romeno: non si esclude che possa essere il suo protettore. Mercoledì lei aveva sporto denuncia e non si esclude che sia stata proprio l’aggressione a provocare, forse un po’ in anticipo, il parto. Per i medici dell’ospedale Poma, dove la piccola è ricoverata, la bimba è nata comunque sana e non dovrebbe aver risentito delle condizioni in cui è venuta alla luce. I carabinieri non escludono che nella camera dell’agriturismo potesse esserci stata anche una terza persona che avrebbe aiutato la donna a partorire.
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