In carcere ad ascoltarlo tutto il pool investigativo. Ha chiesto di rendere dichiarazioni spontanee ai magistrati che conducono le indagini
Michele Misseri (Infophoto) |
TARANTO – Di quello che sta dicendo, ancora nulla filtra dal silenzio del carcere di Taranto. Ma è certo che le nuove rivelazioni di Michele Misseri sono di particolare importanza se, dal primo pomeriggio, davanti al penitenziario, è stato un continuo sfilare di auto con magistrati, carabinieri e agenti della sezione di pg della Procura tarantina.
PROCESSO INTERROTTO – Venerdì mattina Michele Misseri, che un mese fa si era autoaccusato dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi, dell’occultamento e del vilipendio del suo cadavere, ha incontrato il suo avvocato Daniele Galoppa e la criminologa Roberta Bruzzone, consulente di parte della difesa. Dopo un paio d’ore di colloquio con i due, l’uomo ha chiesto di rendere dichiarazioni spontanee ai magistrati che conducono le indagini sul giallo di Avetrana. I primi ad arrivare sono stati il procuratore aggiunto Pietro Argentino, il comandante del reparto operativo dei carabinieri Antonio Russo e la squadra della polizia giudiziaria della procura, subito dopo è arrivato anche il sostituto procuratore Mariano Buccoliero che ha interrotto un processo in corte d’assise con oltre 20 imputati tutti detenuti. (fonte: Apcom)
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