Incidente sul lavoro nel centro direzionale di milanofiori, Assago. Stavano trasportando un armadio. Il montacarichi si è spostato e la vittima è precipitata nel vuoto
L’intervento dei vigili del fuoco (Photoviews) |
MILANO – Un drammatico incidente sul lavoro è accaduto martedì mattina in una palazzina del centro direzionale di Milanofiori ad Assago, cintura sud-ovest di Milano. Un operaio 41enne, Massimo Bertasa, di Cologno Monzese, è morto e due suoi colleghi sono rimasti feriti per il crollo del montacarichi con il quale stavano tentando di spostare un contenitore metallico per i server dagli uffici dell’azienda informatica T-Systems Italia Spa, che si trova al quinto piano della palazzina, al primo piano interrato. La palazzina in cui si è verificato l’incidente si trova nello stabile denominato D3, strada 2. L’edificio, di sei piani, è composto quasi interamente da uffici e vi lavorano tre grosse aziende nei settori informatici e ingegneristici. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco, che hanno aiutato nelle operazioni di recupero dei feriti, la Polizia locale per gli accertamenti e i carabinieri della compagnia di Corsico, oltre al 118 che ha trasportato i due operai in ospedale. Anche il sindaco di Assago, Graziano Musella, ha effettuato un sopralluogo.
L’INCIDENTE – Ancora da chiarire la dinamica del sinistro. Intorno alle 9.20 i tre operai, due italiani e un albanese, dipendenti di un corriere esterno, hanno preso in consegna il «rack» di alluminio per trasportarlo dal quinto piano al primo piano interrato. Secondo indiscrezioni trapelate dopo i rilievi tecnici effettuati sul posto, la squadra di operai avrebbe commesso un’azione non ortodossa. A quanto sembra, mentre due operai (quello deceduto e il ferito più grave) si trovavano nell’ascensore, un altro o forse due si sarebbero posizionati sul tetto (uno è rimasto ferito lievemente, un altro è rimasto illeso perché sarebbe riuscito ad attaccarsi ai cavi del montacarichi). Il pubblico ministero Claudio Gittardi ha disposto il sequestro del montacarichi. Il passo successivo, una volta ricevuta la relazione dai carabinieri di Assago che stanno effettuando gli accertamenti, sarà l’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose.
«OPERAZIONE DI ROUTINE» – «Vorremo precisare che l’incidente non è avvenuto alla T-Systems ma nelle strutture comuni del palazzo, che con noi non hanno alcuna attinenza diretta – si legge in una nota diffusa dall’azienda -. Gli operai sono venuti a ritirare un rack (un contenitore di server elettronici, ndr) chiamati non da noi ma dalla società che doveva recuperare l’attrezzatura. Era peraltro un’operazione di routine, dato che movimentare questi materiali è per noi cosa quasi quotidiana». La T-Systems ha precisato anche che il rack «non pesava più di 100 chili» e che «la portata del montacarichi è di due tonnellate».
IL MONTACARICHI – E’ possibile che la sciagura sia stata causata da una manovra sbagliata. Il montacarichi potrebbe essersi disassato, per cause ancora da chiarire, durante la discesa, ovvero potrebbe essersi verificato un problema a una delle guide che lo tengono correttamente in asse mentre scende. Ipotesi, queste, che devono però ancora essere suffragate dalle relazioni tecniche ufficiali. Parla di uno strumento «vecchio ma a posto», uno degli impiegati che lavorano nella palazzina. «Aveva una trentina d’anni – ha detto l’uomo ai giornalisti all’esterno del palazzo in cui è avvenuto il fatto – ma era manutenzionato regolarmente ogni paio di mesi».
I FERITI– I due operai rimasti feriti sono Giuliano Pasquale, 31 anni, originario di Cosenza, ricoverato al Niguarda, e Giovanni Kazari, 34 anni, albanese regolarmente immigrato in Italia, trasportato all’ospedale Humanitas di Rozzano. Pasquale è il più grave: ha riportato una lesione alla colonna vertebrale a livello lombare (L1-L2) che però – come apprende l’Ansa dall’ospedale Niguarda – non interessa il midollo spinale. L’operaio è cosciente ed è stato sottoposto anche a una Tac che ha dato esito negativo, escludendo dunque danni cerebrali. Kazari è stato il meno sfortunato dei tre: ha riportato fratture multiple al costato e un leggero trauma cranico. «E’ in condizioni relativamente buone rispetto all’incidente che ha subito», spiega all’Ansa l’ospedale Humanitas. Al momento non sono previsti per lui interventi chirurgici, anche se l’uomo sarà tenuto ancora sotto stretto monitoraggio per scongiurare complicazioni. Attualmente si trova ancora in pronto soccorso, in attesa di delineare meglio il suo quadro clinico e di decidere il suo ricovero in reparto.
Redazione online