Il 26 novembre il segnale della tivù analogica si è spento in Lombardia e in Piemonte. «Spariti» La7, Sportitalia, Boing. I consigli: cambiare impostazioni al decoder e togliere i filtri alle antenne.
![]() |
MILANO – Si fa presto a dire switch off. Da quando, lo scorso 26 novembre, il segnale della tivù analogica si è spento in Lombardia e in Piemonte, dando inizio all’era del digitale terrestre, gli utenti non fanno che lottare con il decoder e il televisore. Alcuni canali sembrano proprio essersi volatilizzati: da La7 a Sportitalia, dai principali canali Rai a Boing. I rivenditori di prodotti tecnologici e gli antennisti sono sommersi dalle telefonate, soprattutto di persone anziane, per le quali anche solo risintonizzare il decoder – il primo passo per poter ritrovare i canali smarriti – è un’impresa. E spesso i problemi non si risolvono al primo colpo. In molti lamentano di dover ripetere l’operazione ad ogni accensione, proprio perché le frequenze in questa fase sono parecchio «ballerine». «Il consiglio è di aspettare una decina di giorni, continuando a risintonizzare, perché è un momento di assestamento, molte tv locali non hanno ancora aggiornato il segnale e sono possibili interferenze», spiegano da Altroconsumo. Al numero verde dell’associazione in una mattina qualunque di questi giorni di «rodaggio», sono arrivate oltre 400 chiamate in cui gli utenti lamentavano disservizi; tra questi, molti clienti di Mediaset Premium e Gallery che hanno segnalato di non esser riusciti a fruire della visione dei servizi in abbonamento.
IL DECODER – Per quanto riguarda le reti Rai, se molti tecnici parlano di «intermittenza del segnale», spesso l’intoppo sta nel decoder: quelli di prima generazione non sono impostati per captare i canali europei, tra cui cui sono inseriti proprio le reti Rai. In questo caso, bisogna cambiare le impostazioni generali, deselezionando «Italia» e spuntando «Europa» o «Germania» nel menù.
Elvira Pollina