A suo favore la parola del datore di lavoro e la scoperta di un errore nelle trascrizioni. Mohammed Fikri, il giovane operaio extracomunitario fermato nei giorni scorsi, è stato liberato
Torna libero il 22enne di origini marocchine accusato dell’omicidio della 13enne Yara Gambirasio, scomparsa da Brembate di sopra il 26 novembre. Mohamed Fikri è stato scarcerato scarcerato dal gip, che ha accolto così la richiesta della stessa accusa di farlo tornare in libertà dopo che, nel giro di 48 ore, si sono polverizzati gli elementi a suo carico.
Il giudice ha convalidato il fermo, ritenendo che gli inquirenti abbiano agito correttamente al momento del fermo, ma la situazione indiziaria dell’indagato sarebbe poi cambiata in questi due giorni rispetto a quando l’immigrato era stato fermato sabato a bordo di una nave, a Sanremo, diretta in Marocco. In particolare, per quanto riguarda una frase del marocchino intercettata al telefono, quello che era stato tradotto come “Allah mi perdoni, ma non l’ho uccisa io” era invece soltanto una imprecazione del ragazzo perchè il suo interlocutore non rispondeva al telefono.
E’ stato anche sentito l’uomo a cui era destinata la telefonata il quale ha confermato il racconto del marocchino: gli era debitore di 2mila euro e per questo Fikri l’aveva cercato.
Intanto il lavoro dei vigili del fuoco si concentra nello svuotamento di un pozzo che si trova nella zona industriale di Matello, a poche centinaia di metri dal cantiere del centro commerciale che è stato a lungo al centro delle indagini sulla scomparsa di Yara. I lavori di drenaggio sono stati sospesi nella serata di lunedì per il buio, per poi riprendere martedì.