Il ministro dell’Interno ha riferito alla Camera sugli scontri del 14 dicembre a Roma e sugli episodi di mercoledì 22.
“Sono infondate le ipotesi sulla presenza di provocatori, di infiltrati, tra le forze dell’ordine che hanno gestito la manifestazione a Roma dello scorso 14 dicembre”. Lo ha ribadito il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in un’informativa alla Camera. Si tratta di tesi, ha spiegato Maroni, “gratuitamente offensive nei confronti degli operatori delle forze ordine che in uno scenario di vera e propria guerriglia urbana hanno agito con senso di responsabilità esemplare. Solo grazie a loro – ha aggiunto – non ci sono state vittime o feriti gravi. I professionisti della violenza non possono trovare sponda da nessuno ma devono isolati e perseguiti con il massimo del rigore”.
Il titolare del Viminale ha parlato anche degli scontri di mercoledì 22 a Palermo. Nelle manifestazioni di “E’ stata una brutta cosa l’assalto alla questura di Palermo, sede della sezione catturandi che ha arrestato boss come Provenzano e Riina: è uno degli avamposti della lotta alla mafia ed il fatto mi ha profondamente rattristato”.