Secondo il premier anche la “Corte costituzionale emette sentenze orientate politicamente”. E poi appoggia la scelta di Fiat per Mirafiori: “Un accordo storico e positivo”
Dopo la conferenza stampa di fine anno Silvio Berlusconi torna a parlare. E lo fa intervenendo a Mattino 5, la trasmissione condotta da Maurizio Belpietro. Al centro dei suoi ragionamenti è nuovamente la magistratura. Il premier ha ribadito che alcune sentenze di tribunali e “perfino della Corte Costituzionale sono spesso politicamente orientate” e ha citato Sandro Pertini secondo cui “la magistratura non deve solo essere imparziale, ma anche apparire imparziale”. “Dovremo completare la riforma della giustizia entro fine legislatura. E’ un’emergenza grave e drammatica soprattutto per i più deboli. Le indebite ingerenze dell’ordine giudiziario nelle vite dei cittadini rappresentano una vero attacco alla democrazia, per questo non rinunceremo mai al nostro progetto. Gran parte della magistratura, persino la Corte costituzionale, emettono sentenze troppe volte orientate”.
Silvio Berlusconi ribadisce la volontà di andare avanti con la legislatura e di trovare i numeri alla Camera per varare le riforme indispensabili per il paese. “Se questo non fosse possibile”, ha ribadito parlando alla ‘telefonata’ di Belpietro su Canale 5, l’unica alternativa sarebbe il voto. In ogni caso, il premier non vede spiragli per un accordo con Gianfranco Fini, che ormai si è posto all’opposizione – aggiunge – contro la sua maggioranza. Al contrario, il Cavaliere spera sempre in un ‘ravvedimento’ di Pier Ferdinando Casini. “Vedremo se lui ha perso una grande occasione: poteva sostituire con i sui parlamentari i parlamentari di Fli. Speriamo che si ravveda”.
Il premier ha poi affermato: “Sono convinto che andremo avanti. Dobbiamo ampliare i numeri della nostra maggioranza alla Camera e lo stiamo facendo. Abbiamo buone prospettive, credo che avremo i numeri per portare termine le riforme. Se non sarà possibile non ci sarà altra soluzione che andare alle urne ma faremo di tutto perché ciò non accada. Sarebbe negativo per tutto il paese, e per tutta l’Europa e la zona dell’Euro”.
Ragionando poi sull’ex alleato il premier ha sostenuto che, “la maggioranza che lo ha eletto non si riconosce più in Gianfranco Fini”. Berlusconi ha poi sottolineato che anche in passato, quando i presidenti della Camera erano espressione dell’opposizione non si era mai verificato che il presidente di Montecitorio fosse “contrario alla sua maggioranza. Anche una grande presidente della Camera come Nilde Iotti – ha aggiunto – mai avrebbe usato questa funzione istituzionale per fare politica contro il Governo”. Quanto all’eventualità di dimissioni di Fini, Berlusconi ha ribadito: “è una cosa che lascio alla sua coscienza e alla sua dignità”.
Berlusconi ha poi parlato dell’accordo siglato ieri dalla Fiat per Mirafiori e che esclude la Fiom definendolo “un accordo storico e positivo”. “Si tratta di una intesa innovativa – ha aggiunto – e di un investimento importante per il Paese”. “La delocalizzazione – conclude – è un problema di tutta l’Ue. Nelle economie ormai non più emergenti la manodopera costa molto meno e quindi è forte l’interesse delle aziende”.