L’allarme è partito dalla germania a fine dicembre. Fazio: controlli a tappeto dei Nas. Filtro anche su latte e carni suine. I test: livelli 78 volte superiori alla norma
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(Epa) |
MILANO – L’Italia ha importato una limitata quantità di uova dalla Germania, ma grazie all’etichettatura è possibile rintracciarle guardando il marchio di produzione e provenienza. Lo ha detto il ministro della Salute Ferruccio Fazio dopo che l’allarme per i prodotti contaminati da diossina si è esteso in tutta Europa. Il ministro ha rassicurato sul fatto che le uova italiane, marchiate e tracciabili, «sono garanzia di sicurezza anche in Germania». È stata poi inviata una lettera ai produttori italiani che importano latte tedesco con la richiesta di effettuare indagini specifiche per la diossina, mentre saranno effettuati controlli a campione da Nas e Regioni in tutta la Penisola. Intanto nuovi test hanno indicato che i livelli di diossina nei grassi animali prodotti dalla ditta tedesca sotto accusa, la Harles und Jentzsch, erano circa 78 volte sopra la norma.
«PRODOTTI ITALIANI SICURI» – Il ministro della Salute ha disposto un doppio filtro per individuare l’eventuale presenza di diossina nei prodotti alimentari, con un controllo all’origine da parte delle aziende importatrici e un sistema di verifica al dettaglio. E rassicura sul fatto che i prodotti italiani – latte, carne e uova – sono sicuri. La prossima settimana, il 12, è prevista una riunione tecnica a Bruxelles. «E il 13 a Roma ho convocato una riunione con i tecnici che hanno partecipato all’incontro di Bruxelles, i Nas e le Regioni – aggiunge Fazio -. Insieme si metteranno a punto modalità di controllo a campione per realizzare un secondo filtro». Per il latte a lunga conservazione e le carni suine, sui quali non è prevista l’etichetta che indica l’origine, spiega, potremmo contare «su questo doppio filtro».
Redazione online