La procura milanese aveva chiesto la misura restrittiva per evitare una possibile fuga. Accolto il ricorso dei legali dell’ex patron di Parmalat. La questione dovrà tornare al tribunale del riesame
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Calisto Tanzi, ex patron della Parmalat (Ansa) |
ROMA – No all’arresto di Calisto Tanzi. Lo ha deciso la Quinta sezione penale della Cassazione che, accogliendo il ricorso presentato dai legali dell’ex patron della Parmalat, ha disposto un nuovo esame della vicenda davanti al Riesame di Milano. In questo modo, la Suprema Corte ha ribaltato la decisione del Tribunale della Libertá di Milano del 27 settembre 2010.
LA RICHIESTA DELLA PROCURA – Giá la Procura milanese, nell’ambito dell’inchiesta sul crac Parmalat, aveva chiesto l’arresto di Tanzi per il pericolo di fuga. Tanzi, 73 anni, attualmente è ai domiciliari. Il suo arresto è stato disposto la prima volta nel 2003. Il 18 dicembre 2008 viene condannato in primo grado e il 26 maggio 2010, condannato a 10 anni di reclusione per aggiotaggio dalla Corte d’appello di Milano. Il processo a Parma per bancarotta fraudolenta si è concluso il 9 dicembre 2010 con la condanna a 18 anni di reclusione.