La 23ESIMA GIORNATA/ Giovedì sera l’Inter a Bari prova a ridurre le distanze. I rossoneri bloccati dalla Lazio, ma i partenopei non ne approfittano e lasciano i tre punti al Chievo. Crisi Juve
Nell’anticipo di martedì il Milan non era andato oltre lo 0-0 al Meazza. Il Napoli, però, perdendo in trasferta contro il Chievo (nella foto la delusione di De Sanctis) non riesce ad approfittare dello stop dei rossoneri, che mantengono dunque un vantaggio di cinque punti in classifica. Giornata scialba anche per la ROma, che non va oltre il pareggio all’Olimpico contro il Brescia. Chi potrebbe cercare di ridurre le distanze è a questo punto l’Inter, che nel posticipo di giovedì incontra il Bari ultimo in classifica e che vede dunque a portata di mano, il sorpasso dei giallorossi e l’aggancio della Lazio, al terzo posto con 41 punti. Ma bisogna prima vincere. Si conferma infine il momento difficile della Juve che con il Palermo rimedia una seconda sconfitta, dopo quella subita in casa domenica scorsa con l’Udinese.
CHIEVO-NAPOLI – Il Napoli non è dunque riuscito a fare tesoro dello stop dei rossoneri. La squadra di Mazzarri era sbarcata in terra veronese con grande entusiasmo e altrettanto grandi ambizioni, ma la prova del campo non ha dato l’esito sperato. Il secco 2-0 non lascia molto spazio ai commenti e rispecchia l’andamento del match. Il primo gol porta la firma di Moscardelli, che ha segnato di sinistro servito da Pellisier a 20′ del primo tempo. Il raddoppio è ad opera di Sardo che, dopo avere recuperato un pallone pasticciato dai difensori napoletani, è riuscito a superare due uomini e ad infilare De Sanctis.
PALERMO-JUVENTUS – La trasferta siciliana regala nuove amarezze ai bianconeri. Dopo la sconfitta in casa con l’Udinese, un risultato positivo avrebbe contribuito a rialzare un po’ il morale, tanto più che il Palermo era tra gli avversari diretti per la corsa all’Europa. Ma il 2-1 finale finisce invece col certificare lo stato di crisi della Vecchia Signora. I rosanero, al contrario, vincendo davanti al pubblico di casa si portano a 37 punti, subito dietro l’Inter (che però non ha ancora giocato), al pari dell’Udinese e con Del Piero e compagni fermi a 35. Tutti nel primo tempo i gol: Miccoli ha portato in vantaggio i padroni di casa al 7′, servito da Pastore. Al 20′ il raddoppio di testa di Migliaccio, servito da Cassani dopo un corner battuto dallo stesso Miccoli. Al 36′ il gol di Marchisio che recupera una corta respinta a pugni uniti di Sirigu dopo un angolo dalla sinistra di Del Piero.
ROMA-BRESCIA – Anche la Roma ha sprecato l’occasione per raggiungere la zona Champions e deve accontentarsi di un solo punticino rimediato davanti al pubblico amico contro il Brescia. Un gol di Eder, ex del Frosinone e giocatore che Spalletti avrebbe voluto in giallorosso quando era alla guida della Roma, infrange le speranze di rimonta della squadra di Ranieri, poco ispirata nei suoi uomini migliori, ed incapace di segnare anche quando si è ritrovata con Menez, Totti, Vucinic e Borriello – quest’ultimo autore del gol giallorosso – in campo tutti insieme.
LE ALTRE PARTITE – Una sorpresa stava per crearla il Bologna che non si arrende mai, poi però l’Udinese riesce a rimediare il pareggio. Beffa per il Parma, che domina contro il Lecce, ma non passa e viene punito nel recupero da un gol di Chevanton. Buon punto del Catania argentino a Cesena, con Antonioli non esente da colpe sul gol dei siciliani; mentre la Fiorentina approfitta del momento di scarsa vena di un Genoa ancora scosso dalle mosse di mercato del presidente Preziosi, la cui bontà rimane tutta da verificare. In caduta libera la Sampdoria, altra «vittima» di questo convulso mese di trattative che hanno stravolto la fisionomia della squadra di Di Carlo, indebolendola al punto che perde anche contro un Cagliari che ha appena lasciato andare il suo uomo migliore, ovvero Matri, risultato però il peggiore in campo nella Juve che ha perso a Palermo.
MILAN-LAZIO – Quella di martedì è stata una gara sfortunata per i rossoneri, caratterizzata tra l’altro da un doppio palo di Ibrahimovic che ha ingannato i tifosi e lo stesso tabellone del Meazza. Sfortunato anche il debutto con la maglia del Milan per Nicola Legrottaglie, durato solo 38 minuti. Il difensore, entrato in campo nell’intervallo in sostituzione di Bonera, è stato costretto a uscire in barella dopo essere stato colpito alla testa dal laziale Kozak. «Credo che nel primo tempo siamo stati un po’ frettolosi e sbagliato gli ultimi passaggi – ha spiegato Allegri ai microfoni di Sky -. La Lazio si è difesa bene e non ha mai tirato in porta, noi abbiamo avuto buone occasioni come quella del doppio palo. Abbiamo giocato la sesta partita ogni tre giorni, avevamo dei giocatori rientrati da infortuni, penso che abbiamo fatto delle buone cose e che meritavamo la vittoria».
Redazione online