LA MAGGIORANZA – Nello Musumeci nella squadra di governo. Il premier: «La sinistra punta a farmi fuori». Attacco ai pm: «Processi-farsa, si trasformeranno in boomerang»
Silvio Berlusconi |
MILANO – Lettere, telefonata a Fabriano e poi telefonata ai responsabili a Roma. È attivo su tutti i fronti il presidente del Consiglio nonostante il week end. «Noi continuiamo a governare. Non bisogna arrendersi, e io sono l’esempio della resistenza: da 17 anni mi rivolgono accuse pesanti come macigni per mandarmi a casa, ma io continuo a restare al mio posto», ha detto il premier di ritorno da Bruxelles, dove ha partecipato al consiglio europeo straordinario, e non rinunciando all’appuntamento telefonico notturno con Fabriano dove si è svolta una festa del Pdl.
Nello Musumeci (Ansa) |
IN SQUADRA RAPPRESENTANTE DESTRA – Il presidente del consiglio poi ha inviato una lettera a Francesco Storace, che sabato a Milano ha riunito il Comitato centrale della Destra, annunciando che nel «completamento della squadra di governo» è pronto ad inserire un rappresentante del partito. «Mi sembra quindi opportuno – ha scritto Berlusconi nel messaggio – inserire nel completamento della squadra di governo che stiamo preparando, in rappresentanza de La Destra, un vostro rappresentante a testimonianza della nostra collaborazione». Dopodiché Storace ufficializza: «La Destra di Francesco Storace entrerà al governo con Nello Musumeci a cui verrà affidata una poltrona di sottosegretario» e lo annuncia, a margine del comitato centrale della formazione politica a Milano. «Entreremo al governo con un sottosegretario – sono state le sue parole – la mia indicazione è stata quella dell’onorevole Musumeci, nostro prestigiosissimo esponente siciliano».
Ma il cambiamento più importante sarebbe quello che riguarda la poltrona dei Beni Culturali. Secondo il Corriere Sandro Bondi (foto a sinistra) sarebbe pronto a lasciare il suo incarico di ministro a Paolo Bonaiuti. Non sarebbe l’unico intervento all’interno della compagine governativa. Il premier ipotizza un rimpasto e la creazione di almeno 12 nuovi sottosegretari, grazie a un decreto legge che permetta di superare i vincoli della norma Bassanini – riesumata nel 2007 – che impone al Governo un massimo di 60 componenti.
“Presto arriverà una prima infornata per premiare i Responsabili che passando con lui hanno salvato il governo”, scrive Repubblica.
AI RESPONSABILI – Poi è stata la volta di una telefonata al gruppo dei «reponsabili» di Moffa e Scilipoti ai quali ha assicurato: «Ho la pelle dura, continuo mio impegno». Rincarando: «Andremo avanti con la grande riforma del federalismo fiscale» ha detto in collegamento telefonico con il primo convegno del Movimento di responsabilità nazionale. Il premier ha anche aggiunto: «Riformeremo il fisco con una grande operazione che permetterà di avere un unico codice fiscale e che ridurrà il prelievo sulle imprese». Il caso Ruby? «Il fatto che mi viene addebitato è un fatto che non sussiste, ho giurato sui miei nipoti e sui miei figli», dice Berlusconi, tornando sull’inchiesta che lo riguarda: «In tutti questi anni ho avuto 10 assoluzioni, 14 archiviazioni. Evidentemente ci sono giudici a Berlino». Infine una battuta sulle possibili elezioni anticipate: «Grande danno andare al voto subito».
«PROCESSI FARSA» – In precedenza il premier ha ripetuto che intende andare avanti («non esiste una alternativa credibile a questa maggioranza») e che non si lascerà sopraffare dagli attacchi della sinistra che – ha detto – «punta solo a farmi fuori», e nemmeno dalle ombre giudiziarie, perché i «processi-farsa» si «trasformeranno in boomerang». «Contro di me – ha affermato il presidente del consiglio – ci sono attacchi di una violenza inaudita ma andrò avanti, questi processi farsa saranno un boomerang; sono determinato ad andare avanti con forza nella consapevolezza di essere dalla parte giusta e per realizzare le cose che servono al paese». E al paese, in questo momento – ha sottolineato – serve una grande scossa, quella che «il governo sta per realizzare con un “piano straordinario” .
LA SCOSSA ALL’ECONOMIA – «Stiamo dando un forte impulso all’economia e martedì al Cdm vareremo un piano straordinario che darà una scossa, la più grande scossa, all’economia italiana», ha assicurato il premier che ha anche ribadito che l’obiettivo del provvedimento è quello di «portare la crescita del pil al 4% in 3 anni». Poi c’è anche «la modifica dell’art.41 della Costituzione» che secondo Berlusconi sarà «una rivoluzione copernicana, una svolta epocale che pone le basi per una effettiva libertà d’impresa». «Significa – ha spiegato – che se uno deve aprire un albergo non deve chiedere come ora 18 autorizzazioni, ma potrà farlo e poi avrà una successiva visita amministrativa». Per il presidente del Consiglio si tratta di «un principio liberale che finalmente potrà trovare applicazione», alleggerendo le imprese di oneri che «costano un punto di pil e secondo alcune stime 12 mila euro l’anno». (Fonte Ansa)