Il segretario del Pd alla Conferenza nazionale delle donne: “Io non voglio essere governato da un uomo di 74 anni che regala 285mila euro a una minorenne”.
Pier Luigi Bersani, intervenendo alla Conferenza nazionale delle donne, è tornato a parlare del caso Ruby, criticando quanti, secondo lui, non vogliono prendere posizione in questi giorni. “Chi tace oggi, non so come parlerà domani – ha sottolineato il segretario del Partito democratico – c’è troppa gente che tace sapendo cosa sta succedendo e si nasconde dietro alla scusa dei fatti privati”. “Ma di quali fatti privati stiamo parlando – si è chiesto Bersani – Essere processati per direttissima per reati gravi è un fatto privato? La ricattabilità evidente di un presidente del Consiglio è un fatto privato? L’oggettiva catastrofe del nostro paese nel mondo è un fatto privato?”.
Il segretario dei democratici ha poi sottolineato che “se viene fuori che uno dà 185mila euro a una minorenne, al netto dei gioielli, io non voglio essere governato da una persona così, uno di 74 anni”. Ma la cosa peggiore che emerge, secondo Bersani, è “l’idea che la mercificazione delle donne sia una disposizione della loro libertà. Che una persona possa essere comprata o venduta in nome della sua libertà”.