La partita di Lega Pro si è conclusa sul 2-2. Uomo a terra, il Gela butta la palla fuori. I pugliesi non la restituiscono e vanno a segnare: scoppia il putiferio
FOGGIA – Niente rispetto delle consuetudini calcistiche. E scoppia la rissa in campo. Ultimi cinque minuti di caos in Foggia-Gela. Al 40′ della ripresa gli ospiti sono ancora in vantaggio 2-1, il Foggia preme e in un contrasto di gioco, Salamon cade a terra, ma si rialza quasi subito. Il Gela manda la palla fuori, ma il Foggia riprende il gioco senza restituire palla. Agodirin si invola in area, ne nasce una mischia al limite risolta in rete da Sau, autore di una doppietta.
GIOCO FINITO – Da quel momento non si giocherà praticamente più: in campo si scatena una maxi-rissa tra titolari, riserve e dirigenti, sono costrette ad intervenire anche le forze dell’ordine per calmare gli animi. L’arbitro Bindoni di Venezia espelle Candrina (che era in panchina) e D’Anna, poi fischia la fine senza recuperare interamente il tempo perso. In sala stampa il tecnico del Foggia Zeman e i calciatori hanno detto che «il Foggia si è adeguato al comportamento degli avversari, molto spesso a terra ad interrompere il gioco», mentre l’allenatore ospite Ammirata ha rimarcato che «sono cose che non dovrebbero mai succedere nel calcio, avremmo dovuto essere più cinici».
Redazione online
Il Foggia di Zeman, il fair-play e la rissaultima modifica: 2011-02-28T13:03:09+01:00da
Reposta per primo quest’articolo