Tutta l’opposizione ha votato contro. Pd e Terzo Polo lasciano i lavori. La Commissione giustizia della Camera ha approvato la norma presentata dal relatore Paniz
Maurizio Paniz (archivio Corriere) |
ROMA – La Commissione giustizia della Camera ha approvato la norma presentata dal relatore Maurizio Paniz al testo sul processo breve che riduce i tempi di prescrizione per gli incensurati. Una mossa che potrebbe accorciare di circa 8 mesi la vita del processo Mills al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Tutta l’opposizione ha votato contro.
PD E TERZO POLO SULL’AVENTINO – I deputati dell’Udc, Fli e del Pd hanno abbandonato i lavori della Commissione durante l’esame del testo. «Prendiamo atto – ha dichiarato il capogruppo del Pd Donatella Ferranti – che non c’è più alcuna possibilità di costruire migliorando il testo insieme. Pertanto abbandoniamo i lavori». Analogo il commento di Lorenzo Ria (Udc) secondo il quale la maggioranza sta andando avanti da sola senza ascoltare i contributi dell’opposizione«. Il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, invece, resta e vota contro: «Siamo riusciti a ridurre moltissimo la portata della norma – spiega – pertanto restiamo e votiamo contro».
BERLUSCONI – Conclusi i lavori della commissione dalla prossima settimana il disegno di legge andrà al voto in aula alla Camera, dopodiché dovrà tornare al Senato per l’approvazione definitiva. L’emendamento prevede tempi più brevi per l’estinzione del reato, se l’imputato è arrivato al processo incensurato, come Berlusconi. Ora il tempo di prescrizione è di norma pari alla pena massima prevista per il reato più un quarto per via delle interruzioni. La proposta prevede di ridurre da un quarto a un sesto questo aumento automatico della prescrizione, ma soltanto per gli incensurati e per i processi di primo grado. Se approvata in via definitiva la norma avrebbe un effetto quasi immediato sul processo Mills, dove Berlusconi è imputato in primo grado per corruzione in atti giudiziari. La prescrizione del reato dovrebbe intervenire tra gennaio e febbraio del 2012. La norma taglierebbe di circa otto mesi i tempi di prescrizione, per cui il processo potrebbe finire all’inizio dell’estate, sempre che non arrivi prima a sentenza.
Redazione online