Ne ha dato notizia il sito Usa di monitoraggio Site. Un comunicato diffuso su Internet dai forum jihadisti: «Il suo sangue non sarà stato versato invano»
WASHINGTON – Dopo cinque giorni di silenzi, smentite e ipotesi fantasiose e complottistiche, anche Al Qaeda è costretta ad ammettere l’amara (per loro) verità: Osama Bin Laden è morto nel raid dei Navy Seals americani nella notte tra domenica e lunedì ad Abbottabad, in Pakistan. Lo si legge in un comunicato diffuso su Internet dai forum jihadisti, di cui ha dato notizia il sito Usa di monitoraggio Site. «Il suo sangue non sarà sprecato e continuerà ad attaccare gli americani e i loro alleati», dice il comunicato jihadista. «Dio volendo la loro (degli americani e dei loro alleati, ndr) felicità si trasformerà in tristezza», prosegue il comunicato, datato 3 maggio e siglato Comando generale di Al Qaeda, «e il loro sangue sarà mescolato con le loro lacrime». Si annuncia inoltre a breve un messaggio audio di Osama Bin Laden , registrato la settimana prima della sua morte. Infine si invitano i cittadini pakistani a ribellarsi contro i loro leader.
MANIFESTAZIONI – Alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati a Karachi durante una manifestazione di protesta contro il raid Usa ad Abbottabad. Lo riferisce GeoTv, spiegando che gli spari hanno messo in fuga i manifestanti. Le proteste, nel corso delle quali sono state bruciate bandiere Usa, sono state organizzate in tutto il Pakistan dai partiti islamici, tra cui Jamaat-e-Islami. Almeno 300 manifestanti appartenenti a organizzazioni islamiche salafite si sono radunati al Cairo per condannare la morte di Osama. Altri 3 mila hanno pregato in una moschea nella capitale egiziana per il capo di Al Qaeda.
Redazione online