TENSIONE PER L’ALLONTANAMENTO DI UN AVVOCATO CONTESTATORE. Per la prima volta presente al processo che lo vede imputato con l’accusa di aver corrotto il legale inglese
MILANO – Silvio Berlusconi c’è. Questa volta anche al tribunale di Milano, dove si è presentato nell’aula dove è in corso il processo che lo vede imputato con l’accusa di aver corrotto con 600 mila dollari il legale inglese David Mills perché fornisse testimonianze reticenti in procedimenti a suo carico. È la prima volta che il premier prende parte alle udienze di questo processo facendo così decadere la dichiarazione di contumacia nei suoi confronti.
IL PREMIER: «INDEBITO IL PARAGONE GIUDICI-BR» – Berlusconi, durante un pausa dell’udienza, ha parlato con i giornalisti anche di questioni non strettamente legate al processo Mills. Ha definito indebito il paragone tra giudici e Br e ai cronisti ha parlato di «valorosi magistrati vittime innocenti dei terroristi» e li ha definiti «figure quasi eroiche, anzi eroiche a cui va il massimo rispetto e la nostra riconoscenza». Detto questo il premier torna però a parlare dei giudici di Milano e qui i toni tornano quelli di sempre: «Per 24 volte questi pm mi hanno rivolto accuse infondate secondo me cercando di usare il diritto come arma contro quello che loro ritengono un loro avversario politico». Infine, parlando di Napolitano, ha precisato che «le sue parole non mi irritano mai».
BERLUSCONI DISTRIBUISCE PAGINE DEL LIBRO DI VESPA – «Poi vi faccio un regalino, ora però i miei avvocati me lo impediscono» ha detto ancora il presidente del consiglio ai giornalisti. «Intanto – ha aggiunto – state buoni perché altrimenti i carabinieri vi portano a San Vittore».
Il premier ha poi fatto consegnare ai giornalisti copia di alcuni passaggi della sua intervista sul caso Mills, tratta dal libro di Bruno Vespa del 2008 intitolato ‘Viaggio in un’Italia diversa”. Nell’intervista il premier sostiene che Mills «era uno dei tantissimi avvocati di cui all’estero si era servito occasionalmente il gruppo Fininvest. Io non ricordo di averlo mai conosciuto».
ALLONTANATO AVVOCATO CONTESTATORE – Momenti di tensione non sono mancati. Pietro Palau Giovannetti, presidente della onlus Movimento per la Giustizia Robin Hood, è stato allontanato e identificato dalle forze dell’ordine fuori dal palazzo di giustizia per aver urlato contro una decina di persone che manifestavano in solidarietà a Silvio Berlusconi: «Vi dovete vergognare, la vera malagiustizia è un’altra». È stato lo stesso Palau Giovannetti a spiegarlo ai giornalisti, dopo essere stato portato da quattro agenti per alcuni minuti nell’androne di un palazzo in via Sant’Antonio Maria Zaccaria, la perpendicolare di via Freguglia dov’era in corso il presidio a favore del presidente del Consiglio con una decina di manifestanti. «Stavo facendo le normali attività dell’associazione al palazzo di giustizia – ha detto Palau Giovannetti -, quando uscendo in via Freguglia ho visto la gente con i cartelli e mi sono scandalizzato. Ho gridato che la vera malagiustizia è un’altra, che si dovevano vergognare, e subito quattro agenti della Digos mi hanno aggredito e trascinato via di forza. Dopo anche loro hanno ammesso che non avevo gridato niente di offensivo».
POCHI FAN – Erano comunque solo una decina i fan posizionati all’esterno del Tribunale di Milano, in attesa del Presidente del Consiglio. Come gli altri lunedì che hanno visto la presenza del premier, la strada è stata transennata in parte. Alcuni dei sostenitori hanno portato delle pagine de Il Giornale che polemizzano con i magistrati.