Berlusconi assicura: non ci sono alternative a questo governo. Primo faccia a faccia con il leader del Carroccio dopo il voto amministrativo. «Pisapia? È un matto»
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il ministro per le riforme e leader della Lega Nord Umberto Bossi (Ansa) |
ROMA – «È andata bene». Così Umberto Bossi, al termine dell’incontro con Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, risponde ai cronisti che gli chiedono l’esito del faccia a faccia. Umberto Bossi, risponde Ai cronisti che gli chiedono un commento sulla verifica della maggioranza che sarà affrontata dopo i ballottaggi il leader della Lega risponde: «Ne abbiamo già fate tante, ma se lo chiede Napolitano, va bene. È lui il capo. Il Governo non può non fare niente, bisogna fare delle scelte ma serve un progetto per il cambiamento. Maroni? Non accetterebbe mai di fare il premier». Tra Umberto Bossi e il premier Silvio Berlusconi è il primo faccia a faccia dopo il voto amministrativo e il racconto di una gelida telefonata subito dopo il responso delle urne. «Anche noi abbiamo fatto degli errori» ha aggiunto Bossi, entrando a Montecitorio, riferendosi all’esito delle amministrative a Milano.
L’OFFERTA – Silvio Berlusconi non ha offerto alla Lega, o a Giulio Tremonti, un posto da vicepremier come qualcuno accreditava. Lo spiega ai cronisti Umberto Bossi, dopo il faccia a faccia col presidente del Consiglio: Tremonti vicepremier? «No – dice il senatur – ma il problema è fare un programma per il cambiamento, continuare a fare le riforme». Bossi aggiunge ancora: «Abbiamo fatto il federalismo fiscale, ma darà effetti solo tra qualche anno». La base della Lega è in fermento? «La base sta dove sto io- assicura- il partito è abbastanza unito, c’è qualche paura perché stare al governo deve portare le riforme».
AMMINISTRATIVE MILANO – Poi si è soffermato sulle amministrative di Milano: «I milanesi non daranno la città in mano agli estremisti di sinistra. La Lega si impegnerà non la lasciamo ad un matto che vuole riempirla di moschee e zingari».
IL CDM – In mattinata si è svolta la riunione del Consiglio dei ministri che, convocata a Palazzo Chigi, è durata solamente circa 20 minuti. «Silvio Berlusconi, nel corso del Consiglio dei ministri, si è raccomandato con i presenti sulla necessità di mostrare compattezza anche attraverso la presenza in Aula. A riferirlo fonti governative, che spiegano come il premier abbia ridimensionato le ripetute battute di arresto verificatesi ieri a Montecitorio: episodi come quello di ieri sono marginali, ha ragionato il presidente del Consiglio, ma sono incidenti che vengono enfatizzati dai media e strumentalizzati dalle opposizioni. Per questo è opportuno fare di tutto per evitare assenze.
Redazione online