Le intercettazioni. Erodiani su Brescia-Lecce: intascheremo un milione. Gli sms di Bettarini. Ascoltato in diretta l’ex portiere Taibi che ricorda a Paoloni: stai attento, hai una bimba. Bookmaker in cerca di affari facili nei campionati stranieri: “Ventimila euro a chi ci porta una partita sicura all’estero”. Ma spunta anche la Juve: “Con il Brescia primo tempo sicuro”. E su Bettarini: “Mi ha chiamato anche il Bello: gli ho dato 4 partite di serie C. Tutte prese”. L’ex bomber dal gip prova a chiamarsi fuori, ma non convince
L’ex portiere della Cremonese, Marco Paoloni (Ansa) |
ROMA – Ci sono altre squadre di serie A, nuove partite «segnalate» dalla banda di scommettitori finita sotto inchiesta a Cremona. E dalle carte processuali emerge in maniera netta l’ossessione per il gioco di questi personaggi, dunque anche la possibilità che millantassero di aver ottenuto le informazioni giuste sugli incontri, proprio per convincere i loro complici a investire. Al telefono il dentista Marco Pirani mostra di poter «controllare» il Torino, mentre il tabaccaio Massimo Erodiani assicura di poter sapere con largo anticipo quanto finirà Fiorentina-Roma. Parlano anche di Napoli-Chievo, di svariati incontri di serie minori e coinvolgono il Crotone, il Frosinone, la Ternana, il Gubbio. Discutono di «over» (risultato con oltre tre gol) e di «live» (puntate tra il primo e il secondo tempo) ma quando si parla di soldi arrivano anche gli avvertimenti. E così la polizia ha potuto ascoltare in diretta l’ex portiere di Atalanta e Milan Massimo Taibi preoccuparsi e ricordare all’amico Marco Paoloni, portiere della Cremonese ora in carcere, «che c’hai una bimba».
Over su Brescia-Lecce
È la nuova partita sulla quale dovranno essere effettuate verifiche. Perché il 14 marzo scorso è l’ex giocatore del Bari Antonio Bellavista ad ipotizzare una combine. Annotano gli investigatori sul brogliaccio: «Erodiani chiama Antonio Bellavista il quale dice che il gruppo di Bologna è formato da gente seria che lavora bene e Erodiani afferma che “questi sono quelli che hanno fatto over Brescia-Lecce (del 27 febbraio 2011 finita 2-2) e Bellavista risponde: “Perfetto”». Dello stesso incontro l’ex calciatore Gianfranco Parlato discute con Erodiani. Scrive la polizia: «Inizialmente Parlato si lamenta e gli dice che glielo fa solo perché gli danno un assegno da 300 mila euro. Erodiani gli racconta della conversazione avuta con Bellavista Antonio in merito al gruppo di Bologna e alle modalità di pagamenti e giocate degli stessi… Entrambi sperano che la scommessa vada bene. Erodiani dice che si sente sicuro da una parte perché questi di Bologna si intascheranno almeno “una cucuzza” per il tutto. E si lamenta che il loro guadagno lo devono dare e i soldi del suo guadagno li deve aspettare a fine mese. “Dice che devono aspettare il 28 Devi vedere la data di Brescia-Lecce, a un mese da quella data possono ritirare l’altro milione di euro”. E Parlato conclude: “Bene perché hanno fatto Brescia-Lecce”».
«Coperti» a Torino
Il 15 febbraio 2011 Pirani chiama Parlato e gli chiede se hanno portato a casa qualcosa, ma Gianfranco dice che al momento non lo sa.
Parlato: Ma noi a Torino siamo completamente scoperti o c’abbiamo modo di arrivare?
Pirani: Torino serie B?
Parlato: conferma e gli specifica: «A livello di società»
Pirani: Non proprio, non siamo scoperti
Parlato: Loro sono in grossissime difficoltà se i nostri referenti di Livorno… li abbiamo un po’ persi diciamo così… ammesso che sia così perché hanno cambiato allenatore, se vogliono ricominciare a fare…
Le trattative evidentemente vanno avanti e due giorni dopo i poliziotti annotano «un messaggio inviato da Parlato a Pirani con l’indicazione della cifra richiesta dal Torino per manipolare la partita Torino-Pescara del 20 febbraio 2011». La sera di quello stesso 17 febbraio i due parlano al telefono.
Pirani: Quello che mi hai scritto niente… se la giocano
Parlato: Bene, bene
Pirani: Se la giocano anche perché sanno che loro hanno su… c’hanno tre o quattro defezioni per cui mi ha detto ce la giochiamo poi se non va dalla prossima… li ho visto anche un po’ sfiduciatelli, capito… non so quanto ci credono
L’avvertimento di Taibi
Sono amici i portieri Massimo Taibi e Marco Paoloni. Ma di fronte ai debiti di gioco del secondo, anche l’amico comincia ad avere dubbi sulla sua buona fede. Il 5 marzo scorso lo scambio di sms appare eloquente.
Taibi: Marco mi dispiace che mi stai prendendo in giro, a novembre mi hai detto che ti servivano i soldi per la casa e me li avresti dati a dicembre, siamo a marzo, mi auguro solo che non stai facendo casini, perché giuro lo dico a tua moglie
Paoloni: Massi nessun casino questa settimana puoi incassare l’assegno promesso. Lunedì ti dico in che gg lo puoi versare… scusa ancora Massi e grazie di tutto
Taibi: Non me ne frega dei soldi. Non vorrei che le chiacchere in giro non belle su di te fossero vere. Ricordati che hai una bimba. Comunque aspetto tue notizie
Paoloni: Massimo ti giuro su Giulia che sono tutte cavolate stai tranquillo Massi non sono stupido… ciao amico mio
Evidentemente Taibi sospetta in quale giro pericoloso è entrato Paoloni e lo mette in guardia. Del resto già un paio di mesi prima aveva compreso quali fossero le sue difficoltà economiche. Anche qui lo scambio di sms fa comprendere bene quanto sta accadendo.
Taibi: Sono fuori dalla banca perché mi avevi detto che a fine dicembre rientravi e adesso sono fuori. Altrimenti non ti dicevo niente
Paoloni: Massi ci devo tornare nel pomeriggio perché devo parlare con il direttore che stamattina non c’era… ti tel appena esco dalla banca a dopo Massi hai ragione è che loro mi avevano dato dei tempi che non erano quelli scusa entro oggi te la sistemo.
Il 27 marzo è il suocero a scrivere a Paoloni un sms che racconta la disperazione della famiglia. «Caro Marco non ti sono bastate tutte le opportunità che hai avuto? Ti abbiamo accolto in casa nostra per proteggerti dalla tua famiglia, hai tradito nel peggiore dei modi chi ha creduto e dopo tutte le bugie che hai detto dobbiamo ancora crederti? Non voglio che mia figlia e mia nipote vivano nell’incertezza in cui sei vissuto tu e la tua famiglia. Mi auguro per te che abbia capito veramente perché se ciò non fosse non andrai da nessuna parte perché hai perso ciò che nessuno può comprare con i soldi si acquista piano piano con i gesti, la serietà, le azioni, i sentimenti. Non nascondo il profondo rammarico mio e di Maria. Il resto son tutte parole».
Bettarini e gli zingari
A leggere le intercettazioni Stefano Bettarini, che la banda chiama «il Bello» appare ben inserito nel giro. Il 15 marzo Bellavista chiama Erodiani Massimo e lo informa che qualcuno ha chiamato il Bello (Bettarini Stefano) per fargli chiedere agli zingari quanto potevano mettere per questo incontro. Erodiani ipotizza che possa essere stato Tisci Ivan in quanto si trova a Coverciano insieme al Bello, ma Bellavista assicura di no in quanto è stato lo stesso Bettarini a chiedere a Tisci quanto potevano mettere gli zingari.
Il 13 marzo «Bettarini discute con Bellavista delle giocate che gli ha fatto e dei soldi che gli deve (a Bellavista, ndr)». In quei giorni sembra giocare in maniera frenetica. E la dimostrazione è in uno scambio di sms che risale al 25 marzo scorso.
Bettarini: Quanto è Padova-Atalanta x?
Uomo: l,5O ma solo in quintupla
Bettarini: Non me la trovi? Vedo che lavorate bene….
Uomo: Non abbiamo fatto nulla noi e quello che ha non è in Italia! Ecco perche lo sai che non avrei problemi sennò
Bettarini: Bisogna trovarla
Uomo: Sicura? Vedo ora quanto vuoi fare?
Bettarini: Quanto vinco?
Uomo: 3.070 euro più
Bettarini: Fammi 5 mila
Uomo: Vedo se questo dall’estero può fare
Bettarini: Fammi sapere! Facciamo
Uomo: Ma questo c. è all’estero
Bettarini: Ma non può fare!?? Ma zingari perché non la possono fare?
Uomo: È proprio spento tel …..
Bettarini: Trovalo
Uomo: Parla con Brix non penso facciano. Sono proprio bastardi!
Tanti goal di Fiorentina-Roma
I magistrati hanno escluso il coinvolgimento del capitano giallorosso Francesco Totti ma vogliono comunque verificare il motivo di tanto interesse per Fiorentina-Roma. E questo dopo aver ascoltato i contatti tra Erodiani e Parlato, in particolare quello del 19 marzo scorso.
Erodiani: Hanno detto … Fiorentina-Roma …però me devono dà la conferma stasera… Fiorentina-Roma,… faranno tanti goal
Parlato: Ahh… lo stesso motivo perché devono fare
Erodiani: Perché… si dovranno far cassa loro… capito?… Questo giocava nella Roma… quindi
Parlato: Ehh … è una buona cosa questa qui… comunque oh…!
Erodiani: Eh, l’han sentito… dice che aveva la conferma stasera… che Fiorentina-Roma facevano… tanti goal! Quindi comunque fanno over…! ehh… capito. Comunque adesso come so… facciamo tutto!
Parlato: Si, si. Va bene.
Fiorenza Sarzanini
Nelle migliaia di pagine delle nuove intercettazioni contenute nell’inchiesta di Cremona spunta di tutto. Frasi in condice, millanterie, partite date comprate, scommesse perse, minacce di morte, riferimenti a giocatori corrotti, da corrompere, inavvicinabili. Uno spaccato inquietante al di là delle effettive, future, singole responsabilità. Un business milionario su partite truccate finanche in Europa.
L’AFFARE DEL CALCIO ESTERO Il 25 marzo Erodiani e l’ex calciatore barese Bellavista fanno riferimento a tale Pino (..) che assicura puntate sicure anche sui campionati stranieri. Erodiani: «E insomma ti stavo a di’ vuole 2mila euro al mese di rimborso spese». Bellavista: «Gliene do pure 20 se ci porta i risultati che diciamo noi». E: «Ok, quello mo infatti gli ho detto guarda quello non è proprio un problema (…). S’è mosso conl’Olanda, Francia e Svizzera». Poi si passa a parlare del compenso a Pino per «acchittare» due partite del campionato svizzero. B: «Gli diamo 10mila euro». E: «Ne vuole 30». B: «Seeh, 30, questo scemo è».
IL GANCIO CON L’UEFA Un curioso riferimento all’Europa del calcio lo fa Bellavista: «Il problema che loro non la fanno ne con l’Albinoleffe e ne con quelli del Piacenza perchè secondo loro dice che hanno una spia lì all’interno dell’Uefa gli hanno detto che Albinoleffe e Atalanta non la fanno perchè…. eh..sta questa cosa …capito …che sono sotto inchiesta».
PARTITE FACILI FACILI Erodiani parla con Paoloni su giocate sicure: P: «Le altre secondo me ci stanno tutte e due e sappiamo il perché ma la doppia chance, il Frosinone, guarda che così è sputtanata, ci può sta». E: «Tu dicevi il Montevarchi sicura». P: «Montevarchi è sicuro».
PAURA DEI PROCURATORI Se la combine per Ravenna-Paganese salta è perché, per il vulcanico Erodiani, «giocano due persone che hanno paura che se la cantano ai procuratori».
«SI FA LA JUVE» Chiacchierata tra Buffone (ds del Ravenna) e Pirani. B: «(…) Oggi c’era…il discorso…molto importante ma non vi è venuto dietro. L’albanese…. si poteva fare Juventus-Brescia… capito ..?». P: «Perchè è fatta dici?». B: «Sì, si doveva fare con un mio amico… c’è bisogno di fondi ….capito ?. Lui i fondi li mette, però deve essere collegata, n’altra sicura no?». P: «Dici che vanno a prenderle?». B. «èh, sì….ehh.. sì il primo tempo…capito…?» (…) P: «Ah, solo il primo tempo». B: «sì esatto…perdevano primo tempo (…). Lui la voleva abbinare con la nostra».
JUVE-BRESCIA ATTO SECONDO Siamo al 18 marzo. Pirani a Tuccella conferma la linea: «Juventus-Brescia, il Brescia il primo tempo perde sicuro», dice Pirani. «Sono sicuro, il Brescia va a Torino il primo tempo lo perde». Soldi buttati, i primi 45 minuti finiscono in pareggio.
NAPOLI, CHIEVO E IL MANGIME Contatto-Pirani-Erodiani. Il primo: «La domenica dopo c’era Napoli-Chievo che ho fatto anche quella un po’, ma non avevo il mangime…l’avevano fatta quelli del Chievo».
LACRIME SU INTER-LECCE Il 20 marzo Pirani e Erodiani discutono ancora di Inter-Lecce, un’ossessione. Pirani vuol sapere se i soldi li hanno presi quelli che vanno a giocare lì (il Lecce) e Erodiani conferma: «5 calciatori compresi il portiere e due centrali, l’operazione è costata 250mila euro». La scommessa, però, fu un flop. «Perso un milione di euro sui siti cinesi», secondo quanto Bellavista riferisce a Erodiani il 22 marzo.
ECCO COME SI FA I soliti due commentano estasiati Siena-Sassuolo finita 4-0: «E’ un signore, oh, un professionista. Li hai visti i calci d’angolo non ne tira uno dentro (…) Hai visto pure il contropiede ad un certo punto ha aspettato che arrivassero tutti e poi ha crossato lungo. Domani glielo dico, a voi due ve li meritate tutti, il portiere ha fatto la parata là che poteva fare subito 2-0… Micolucci dovrebbe guardare un attimino come si fa. Ha battuto tre calci d’angolo e ne ha sbagliati tre, due cross, due sbagliati».
IL CASSANO FAMOSO Il giocatore del Milan spunta su Milan-Bari 1-1. L’attaccante si arrabbia molto con i giocatori della sua ex squadra, praticamente già retrocessa, che si sono difesi strenuamente impedendo al Milan di fare altri gol. Secondo gli investigatori Antonio Bellavista, ex biancorosso, racconta a qualcuno di aver cercato di contattare i giocatori del Bari per pilotare il risultato, inutilmente.
…E QUELLO MENO FAMOSO Il 19 marzo Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, chiama Massimo Erodiani. Poche ore prima si è disputata Atalanta-Piacenza, una delle partite incriminate, finita 3-0 per i bergamaschi con doppietta di Doni su rigore. Erodiani è furibondo con «quel pezzo di m…» di Cassano, che però si chiama Mario, e fa il portiere del Piacenza: «Ieri m’ha detto m’ha fatto dire da Gerva (Gervasoni, giocatore del Piacenza, ndr) io la faccio voglio 10mila euro in più con Francesco dall’altra parte, con Francesco che diceva va bene diamogli ste c… di 10 e stamattina no, hanno fatto la riunione tecnica, c’abbiamo paura a prendere il quarto gol, ma ti sto dicendo che il 3 a 1 te lo faccio fare io».
IN «6» PER L’INTER Antonio Bellavista parla con Fabio D. di Inter-Lecce, partita che secondo i piani degli scommettitori dovrebbe finire con molti gol. Secondo Bellavista ci sono «sei giocatori dentro», compreso il portiere. IL BELLO PORTA ROGNE Rispetto alla corposa ordinanza di custodia cautelare, nelle intercettazioni allegate il nome di Stefano Bettarini spunta spessissimo. Una a caso: il 20 marzo Ivan Tisci chiama Antonio Bellavista e fanno riferimento al Bello, cioè Bettarini. Tisci: «Ma hai tirato dentro pure il Bello (…). Gli ho dato 4 partite, tutte prese». Bellavista: «Sì, mi sta già massacrando i cogl…». L’indomani si replica. I due lo criticano pesantemente. T. «Il bello gliele dà (a Vieri, ndr)… ecco perché non bisogna dirgli un c…». B. «Dice che hanno fatto bene a lavorare così. Poi lui non ce ne ha mai portata una, ci ha portato solo rogne». Il 25 marzo Belalvista insiste: «Oh, ma il Bello è immanicato, fa casini con tutti».
IL SISMA DE L’AQUILA CALCIO Il 25 marzo Bellavista ed Erodiani affrontano il match Crociati Noceto-L’Aquila, Seconda divisione, che finirà 0-1. Erodiani: «Adesso mi ha chiamato tramite uno il capitano dell’Aquila, dice che hanno i soldi pronti per comprarsi la partita ma non sanno come contattare il Crociati Noceto. Io gli ho detto, come c… faccio ad arrivare al Crociati Noceto?». Bellavista: «Crociati Noceto?». E: «Crociati Noceto, vogliono vincere, hanno 30mila euro disponibili da parte loro da dargli a quelli là che vanno».
Gian Marco Chiocci
Luca Fazzo