L’inchiesta di cremona. L’ex attaccante azzurro era ai domiciliari. Accolta la richiesta del suo legale. «Era ora che si indagasse»
CREMONA – Torna libero Beppe Signori. L’ex attaccante azzurro era stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse. Il provvedimento è del Gip di Cremona Guido Salvini, che ha accolto la richiesta del legale dell’ex calciatore Alfonso De Santis.
«ORA UNA FASE NUOVA» – «Il giudice non ha disposto alcuna altra misura e quindi Signori è libero», ha precisato l’avvocato, spiegando che il calciatore ha appreso la notizia «con un sospiro e ha detto “va bene”». «Si apre ora una nuova fase processuale – ha voluto anche sottolineare il legale – senza quella balena bianca che hanno messo in mezzo quei giornalisti che si sono divertiti con chi non aveva la possibilità di difendersi».
PLATINI – L’inchiesta sulle gare e le scommesse truccate, intanto, va avanti. Da martedì personale della Sco (Servizio Centrale Operativo) della polizia affiancherà direttamente nelle indagini gli agenti della squadra mobile di Cremona che conducono le indagini. E sugli episodi di corruzione nel mondo del calcio interviene anche Michel Platini. «Sono le cose che abbiamo detto tre anni fa e ora tutti si svegliano», ha detto il presidente della Uefa. Rispondendo, in particolare, sulle indagini che hanno coinvolto calciatori italiani, Platini ha aggiunto che «era ora che qualcuno si occupasse di queste cose. Noi lo abbiamo già previsto qualche anno fa e lo abbiamo detto a tutti e ormai le autorità nazionali e internazionali hanno preso coscienza di questo fatto: è buono. È tardi, ma meglio tardi che mai», ha concluso.
PAOLONI – Mercoledì, o al massimo giovedì, sarà resa nota la decisione del Gip Guido Salvini sull’ex portiere della Cremonese, ora del Benevento Marco Paoloni, arrestato il primo giugno scorso. i suoi legali ne hanno chiesto la sua scarcerazione. La moglie del portiere ha concesso una lunga intervista a Oggi, difendendo a spada tratta il coniuge. «Lui è malato di scommesse, non la mente criminale dell’organizzazione. Sono sicura che il processo vero, non quello mediatico, dimostrerà che Marco è limpido, buono, incapace, purtroppo, di vedere la malizia negli altri».
Lo Sco affianca la Mobile di Cremona – Da oggi personale dello Sco (Servizio Centrale Operativo) della Polizia affiancherà direttamente nelle indagini gli agenti della squadra mobile di Cremona che conducono le indagini sulle partite truccate che hanno portato a 16 arresti e, allo stato, 28 indagati. Lo si è saputo dopo il colloquio, durato circa tre ore, che gli investigatori hanno avuto con il procuratore di Cremona Roberto Di Martino.
Maroni attacca il calcio – “Mi pare che il mondo del calcio abbia ampiamente dimostrato in questi anni di non avere imparato la lezione, di non essere in grado di generare gli anticorpi necessari: io voglio dare un aiuto, se e’ gradito bene, altrimenti lo do lo stesso”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, interpellato sull’intervento del Viminale nella vicenda Calcioscommesse. Maroni ha anche riferito che oggi a Roma firmerà “il decreto che istituisce l’unità informativa, a cui partecipano Coni, Fgci, Unire e Monopoli di Stato, per raccogliere tuttele informazioni sul mondo delle scommesse non solo calcistiche”. “A valle di tutto questo – ha concluso – c’è un gruppo investigativo per capire se nelle informazioni raccolte ci siano elementi interessanti per attività investigative”.
Ispettori e pm riuniti a Cremona. Gli investigatori della Squadra Mobile di Cremona e tra di loro anche personale dello Sco (Servizio Centrale Operativo) sono riuniti, in procura a Cremona, con il procuratore Roberto Di Martino per fare il punto sulla situazione delle indagini sulle partite truccate. Nel frattempo potrebbe intervenire oggi la decisione del gip di Cremona Guido Salvini sull’istanza di revoca ai domiciliari presentata da alcuni degli indagati, tra questi l’ex bomber azzurro Beppe Signori, i giocatori dell’Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese, e l’albanese Ismet Mehmeti
Oggi il Consiglio della Federcalcio – In Figc si riunisce a distanza di pochi giorni il Consiglio federale: l’appuntamento a via Allegri è fissato per oggi. La questione da affrontare è quella dello statuto, in vista dell’assemblea in programma a Roma il 20 giugno. Ma il tema delle scommesse non potrà non essere sempre in primo piano: adesso il procuratore Palazzi ha in mano parte degli atti e il suo lavoro potrà finalmente cominciare.
E Nicchi difende gli arbitri – “Gli arbitri sono puliti e trasparenti e fuori da ogni problematica”. Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ha ribadito con forza la totale estraneita’ dei direttori di gara dal nuovo scandalo sulle scommesse: Nicchi arrivando nella sede di Federcalcio, dove è in programma il consiglio federale che dovrà discutere dello statuto, ha sottolineato che “per noi non c’è alcun danno di immagine, piuttosto viene creato da chi insiste con la diffamazione e la malversazione. Gli arbitri da tutto questo non sono nemmeno sfiorati”. Il presidente Aia risponde poi a chi gli chiede della posizione dell’arbitro Gavillucci, dipendente di un’agenzia di scommesse. “Gavillucci non ha nulla da chiarire – ha detto Nicchi – ha fatto piu’ del suo dovere visto che tre anni fa ha chiesto che venisse specificato il suo lavoro”.
Cellino contro la task force. “La task force? Sono italiano e non so cosa voglia dire. Credo piuttosto che si debba tornare all’ufficio indagini di una volta, la Procura federale è diventata una macchina burocratica”. Il presidente del Cagliari Massimo Cellino non usa giri di parole mostrando tutto il suo scetticismo sugli interventi antiscommesse illegali varati nel vertice della scorsa settimana al Viminale. Arrivato in Figc per partecipare al consiglio federale Cellino parlando dello scandalo ha detto “mi sembra meno grave di come si voleva far pensare”. E la stoccata finale è riservata all’ex serie C: “La Lega Pro ha cambiato solo il nome, ma non è propositiva: il grosso problema sono proprio loro – ha concluso Cellino – troppe squadre che non adempiono ed è l’ultimo caso al mondo”
Bellavista, slitta l’interrogatorio – Slittato l’interrogatorio del calciatore Antonio Bellavista, mentre potrebbe essere fissato al 21 giugno il giorno del riesame a Brescia. Hanno chiesto il riesame anche altri due degli arrestati.
Redazione online